mercoledì, Febbraio 5, 2025

6 app per fare video-selfie

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(Foto: Tribe)
(Foto: Tribe)

Gli autoscatti, condivisi online nelle più disparate occasioni, erano solo l’inizio. Il futuro è già qui, pronto a palesarsi nel suo processo di naturale evoluzione, prendendo il nome di “video selfie”.

Il punto di partenza è la grande rivoluzione video degli ultimi anni, con i contenuti di questo tipo che regnano incontrastati, mangiando la fetta più ampia del traffico internet. Al banchetto, che parte dall’antipasto della breve clip e arriva al dessert dello streaming video (sempre più lungo, come nel caso di Facebook Live), si aggancia la particolare scelta di regia dell’auto ripresa.

Pensare a Snapchat è automatico, data la sua natura strutturale: la telecamera per registrare le proprie Storie può anche essere rivolta altrove, ma i filtri-maschera sono fatti apposta per invogliare gli utenti a immortalarsi, divertendosi.
E l’app è solo la prima di una lunga lista.

Airtime è la prima della lista (in ordine alfabetico). La sua funzione è rendere possibile le video-chat di gruppo, consentendo ai partecipanti di condividere la visione di video e di brani musicali. Allo scopo, l’app integra Spotify, YouTube, TedX e ha recentemente introdotto il collegamento a Twitch.
L’azienda è stata fondata da Sean Parker e Shawn Fanning ed è sostenuta, tra gli altri, da Kleiner Perkins, Andreessen Horowitz, Google Ventures, Founders Fund. Chi volesse, ha anche la possibilità di diventare Ambassador dell’app, candidandosi con un apposito modulo.

Airtime offre integrazioni con TedX, Spotify e altre app, per consentire la condivisione di contenuti
Airtime offre integrazioni con TedX, Spotify e altre app, per consentire la condivisione di contenuti

Amity è un’app realizzata da otto persone, tra ingegneri e designer, in Australia. In una nota stampa di agosto, presenta il servizio marcando in particolar modo l’opzione Live Mode dedicata alla chat: quando le persone partecipano insieme alla stessa conversazione, possono sfruttare funzioni come le live emoji, i “batti cinque”, l’invio di messaggi vocali, posizione e via di seguito. Gratuita, sia per iOS che per Android, anche se conta su un’interfaccia pulita e ben fatta, non sembra ancora avere caratteristiche sufficienti a sbaragliare la concorrenza. Ma mai dire mai.

HouseParty suona più familiare di altre, e infatti è il prodotto sul quale i creatori di Meerkat hanno dirottato i propri sforzi dopo aver chiuso l’app di video streaming. Non hanno retto alla concorrenza di Periscope prima e di Facebook Live poi, ma non hanno desistito, puntato tutto sull’aspetto social delle dirette. House Party funziona, dicono i creatori stessi, come un super veloce e super semplice FaceTime per gruppi. L’obiettivo principale è infatti quello di “uscire” con i propri amici, via app.

L’interfaccia parla chiaro: appena si accede, i comandi disponibili consentono di aggiungere amici e far partire la diretta. Si può scegliere se rendere privata la conversazione, girare la fotocamera o disattivare il microfono. Niente di più. La home è così essenziale che per ravvivarla, all’apertura, HouseParty offre delle frasi di benvenuto che sono delle curiosità, come “dove è stata inventata la cioccolata al latte?” o l’anagramma del verbo “listen”, che sarebbe “silent”.

houseparty

Squad è già stata definita la Snapchat per i gruppi di amici. Si crea il profilo, poi il gruppo di amici (se avete solo amici italiani, per il momento, tanti auguri), e via. “Shake to squad up“, cioè scuoti il telefono per andare in onda nel gruppo. Disponibili sia le maschere, sia la possibilità di scrivere sui video.

squad

Roger non mette in campo i video, ma merita una menzione per essere un servizio che offre un moderno walkie-talkie che garantisce efficienza senza dover abbandonare le altre applicazioni che si stanno usando.

Tribe, creata in Francia, è un’app che è già passata agli onori delle cronache. Consente di mandare “messaggi aumentati“: con un dito solo, è il motto. Basta tenere premuto il pollice sul nome del contatto per iniziare la registrazione del selfie-video di massimo 15 secondi. La piccola finestra di ripresa si trova in automatico in home page. L’interfaccia è colorata, ma non del tutto intuitiva, e si rischiano figuracce iniziali, se non si sta attenti. Il Ceo compare tra i contatti, disponibile per qualsiasi domanda. Una bella funzione è la ricerca veloce tra i contatti aggiunti, alla quale si accede con un solo scroll dalla home page. Anche in questo caso, la funzione è estesa alle chat di gruppo.

(Foto: Tribe)
(Foto: Tribe)

 

Un recente studio dell’Università della California-Irvine avrebbe dimostrato che scattarsi selfie mentre si sorride, ogni giorno, aumenterebbe il buon umore. Buone notizie per le video selfie dunque, salvo non considerare valido quello che è emerso da un altro studio, questa volta dell’Università dell’Ohio, che mette mette in allerta su tendenze narcisistiche di chi pubblica autoscatti.

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