Il turismo religioso come punto di forza e richiamo per i territori rurali o fuori dai grandi flussi turistici. E’ uno dei temi emersi dalla Conferenza Internazionale sul turismo legato ai luoghi di culto in Europa, conclusa oggi a Vicenza. .«E’ importante constatare come negli ultimi anni a fronte di una contrazione del turismo tradizionale, siano aumentati i viaggi con motivazione di fede – dichiara il presidente di Federturismo Gianfranco Battisti -. Sono stati 250 milioni i pellegrini che sono tornati a camminare e a rivitalizzare gli antichi percorsi che segnavano l’Europa. E con l’incremento del turismo a piedi è cresciuto anche il livello di organizzazione di tutto quello che gli ruota attorno: dalla pianificazione dei cammini, alla loro promozione turistica, favorendo così un’opportunità di sviluppo sostenibile per le aree rurali solitamente dimenticate dai grandi flussi turistici. Si tratta di un’opportunità che negli ultimi 25 anni ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale del Consiglio d’Europa che, insieme all’Istituto europeo degli itinerari culturali, ha dato un forte impulso alla crescita dei cammini in Europa e in Italia. Le tradizioni e la cultura religiosa nel nostro Paese e la presenza di santuari importanti di riferimento per itinerari spirituali, rappresentano punti di forza per richiamare flussi turistici motivati da interessi religiosi e culturali che generano un impatto positivo sull’economia e rivitalizzano i territori».
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