Segnali positivi sul fronte dei flussi italiani diretti in Israele. A confermarlo è il direttore per l’Italia dell’ufficio nazionale del turismo israeliano, Avital Kotzer Adari, che comunica come «nel mese di novembre si sia assistito a una crescita degli arrivi dall’Italia pari al 50% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Il 2016 non è stato un anno facile, ma grazie all’aiuto della stampa – ha ricordato il direttore nel corso dell’evento organizzato da Adutei a Milano – e dei nostri partner del trade siamo riusciti a invertire la tendenza». Un ruolo chiave è sicuramente quello giocato dai city break a Gerusalemme e Tel Aviv, che grazie alla comodità dei collegamenti aerei e all’ampiezza dell’offerta, hanno contribuito al rilancio di una destinazione davvero unica.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNoPrivacy policy