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(Foto: Maurizio Pesce / Wired)
Se c’è una funzione competitiva di Snapchat, sono i filtri per foto e video che mette a disposizione. Anche chi non usa la piattaforma per la sua offerta social — così come richiederebbe l’app — cede alla tentazione di vedere come sarebbe la sua faccia con le orecchie di un cane, con una corona in testa, con il trucco adatto e la vocetta modificata.
L’azienda ha stilato la lista delle più utilizzate nel corso del 2016, anche se non ne ha comunicato l’esatta gerarchia.
Tra i filtri 3D (Lenses) più popolari tra gli utenti ci sono state le gettonatissime corone (quella di fiori rossi, quella con le farfalle e quella rosa), lo scambio di faccia di coppia, il filtro-cane, l’ape.
Bring the bee filter back please @Snapchat pic.twitter.com/7uHmbhVyXZ
— britz (@brittanyloong) December 20, 2016
E ancora, lo swap con facce presenti in foto del proprio rullino fotografico, l’immancabile cervo, la maschera che deforma la faccia rendendo l’espressione della bocca triste e quella che colora le guance — sono rimasti in pochi ad arrossire per davvero, evidentemente.
Best thing from 2016: the invention of the deer snapchat filter. #RealOnealsDeers pic.twitter.com/4ZIVI1ffHP
— Alisha East (@AlishaEast) January 2, 2017
Le maschere di Snapchat attraggono i suoi 150 milioni di utenti al giorno: sono fatte bene, cambiano continuamente e sono, al momento, le migliori sul mercato. Non a caso Facebook, dopo aver tratto ispirazione lanciando le Storie di Instagram, su ispirazione degli snap, ha lanciato sul social, e anche su Messenger, adesivi e nuovi filtri, ma la strada è lunga.
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Tra gli obiettivi dell’azienda, anche quello di affinare altre tecnologie proprietarie: ultimamente infatti, ha lanciato un nuovo programma per gli inserzionisti che sfrutta il machine learning.
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