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Come punire un giovane hacker? Semplice, togliendogli la connessione. L’idea arriva dal Regno Unito, dove la polizia ha escogitato un metodo curioso per inibire l’accesso alla rete.
“Dobbiamo smetterla di punire crimini del ventunesimo secolo con metodi del diciannovesimo secolo”, dice il presidente della Police Superintendents Association of England and Wales, Gavin Thomas, e da qui la proposta prevede di far indossare un jammer agli hacker, ovvero un’apparecchiatura che si fissa al polso o alla caviglia e blocca il segnale wifi intorno a loro chiudendoli in una sorta di bolla priva di segnale (Ti ricordi il primo Metal Gear Solid?).
Il problema però è che i jammer sono illegali fin dal 2006 e, come avvertono i critici della misura, potrebbero non funzionare. Non è solo un problema tecnico, con un jammer si rischia di bloccare non solo la connessione del reo ma anche di chi gli sta vicino, e poi ci sono sempre le alternative. “Basterebbe connettersi con un cavo“, taglia corto Cal Leeming, ex hacker oggi consulente per la sicurezza. E così, insomma, questa proposta non fa che sorridere.
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