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Secondo i dati dell’Instituto Nacional de Estadística, da gennaio a dicembre 2016 sono arrivati 75,6 milioni di turisti internazionali in Spagna, un 10,3% in più rispetto al 2015. Tra i turisti che hanno visitato il Paese, quelli provenienti dal Regno Unito si sono posizionati al primo posto con 17,8 milioni di turisti e un aumento del 12,4% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto c’è il mercato francese, con 11,4 milioni e un incremento del 7,1%, mentre i turisti provenienti dalla Germania sono stati 11,2 milioni, con un aumento del 6,4%. «Per quanto riguarda il turismo italiano verso la Spagna – spiega Maite de la Torre Campo, direttore dell’ufficio spagnolo del turismo di Milano – nel 2016 sono arrivati in Spagna un totale di 3 milioni 993 mila 288 turisti italiani, dato che corrisponde al 5,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2015». La regione della Catalogna è stata la prima destinazione nazionale con quasi 18 milioni di turisti internazionali, con un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La seguono come destinazione favorita dai turisti internazionali le isole Canarie con 13,3 milioni e un aumento del 13,2% rispetto al 2015. Al terzo posto le isole Baleari con 13 milioni hanno registrato un aumento del 11,9%, seguite dall’Andalusia con 10,6 milioni e un aumento del 12,8 % rispetto all’anno precedente, la regione di Valencia, quella che ha visto il maggiore incremento, con 7,8 milioni e un aumento del 16,6% e la regione di Madrid con 5,7 milioni e un incremento dell’13,5%. Per quanto riguarda gli arrivi degli italiani, le regioni preferite sono state la Catalogna (quota del 30%), le Baleari (quota del 17%). Al terzo posto Madrid (quota del 12%), seguita dalle Canarie (quota del 10,88%), dall’Andalusia (quota del 10,86%) e dalla regione di Valencia (quota del 10%). La spesa totale dei turisti stranieri in Spagna nel 2016 è stata di 77.625 milioni di euro, un 9% in più rispetto al 2015. Per gli italiani, con una spesa turistica del valore di 3.047 milioni di euro, c’è stata una crescita del 4,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».