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Il Great Firewall cinese sembra avere un nuovo obiettivo: Pinterest. Secondo il servizio di monitoraggio della censura GreatFire.org, la piattaforma sarebbe inaccessibile da almeno sette giorni.
Anche se l’azienda al momento non ha rilasciato commenti, la tempistica orientale racconta una coincidenza con alcuni incontri tra gli i vertici legislativi e consultivi del Paese, con l’Assemblea nazionale del popolo (la camera legislativa della Repubblica popolare) e la Conferenza consultiva del popolo cinese in prima linea.
Preparandosi alla Doppia Sessione, la Cina aveva già messo gli occhi sulle Vpn: una dichiarazione sul sito del Ministero dell’Industria e dell’Information Technology, spiegava che l’autorità per la regolamentazione avrebbe speso i successivi 12 mesi a ripulire internet, con particolare dedizione verso le aziende che offrono servizi di Vpn e reti private che consentano alle persone l’accesso a siti bloccati.
Pinterest infatti non è che l’ultimo di una lunga serie di indirizzi inaccessibili in Cina: sono già bloccati 171 dei 1.
000 maggiori siti al mondo, compresi Google, Facebook, Twitter.
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