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La collettiva Lettere raccoglie le opere di alcuni degli artisti di strada più celebri del panorama italiano, tra cui Dado, Joys, Orion, Peeta, Soda, Yama 11 e V3rbo
Tutto ha inizio con la tag. Tre o quattro lettere, una firma scarabocchiata, un’impronta da lasciare sui muri della città come testimonianza del proprio passaggio. Il Graffiti Writing parte da lì, per poi svilupparsi e diventare sempre più raffinato, affinando col tempo un lettering che via via si spinge verso nuove vette artistiche.
Ed è proprio questa evoluzione ad essere analizzata nell’ambito di Lettere, la collettiva in calendario al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova dal 28 aprile al 23 giugno.
La mostra, curata da Walk the Line, il progetto che intende trasformare i pilastri della Sopraelevata del capoluogo ligure in un museo a cielo aperto dedicato alla cultura di strada, riunisce i contributi di alcuni degli street artist più celebri del panorama italiano, tra cui Dado, Joys, Orion, Peeta, Soda, Yama 11 e V3rbo. Fotografie, certo, ma anche opere realizzate sui materiali più disparati, dalla tela al vetro, fino ad arrivare a vere e proprio sculture.
Il percorso espositivo vedrà anche la presentazione del progetto #Sickquence, che nasce dalla collaborazione tra la crew Bergamasterz e lo studio Corpoc. L’idea di fondo è quella di parlare di lettere e stylewriting attraverso una collezione di alfabeti appositamente realizzati da alcuni autori particolarmente significativi del mondo dei graffiti, in grado di lasciare un segno ampiamente riconoscibile.
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