mercoledì, Febbraio 5, 2025

Far East Film Festival 2017: diario del Day 4

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La quarta giornata del Far East Film Festival 2017 è vissuta sulla proverbiale invasione nipponica di media e televisioni al seguito della prima mondiale di Hirugao – Love Affairs In The Afternoon di Hiroshi Nishitani con protagonisti Aya Ueto e Takumi Saito, due fra gli idol più acclamati della cinematografia giapponese.

Il film è la storia di un amore travagliato che ha un discreto incipit ma che ben presto si trasforma in una soap nella quale tutti quelli che sono gli aspetti della relazione amorosa sono ben stipati: l’amore clandestino, la separazione, il ritrovarsi, la gelosia e ovviamente il dramma. Indubbiamente la vivacità che l’arrivo di regista e interpreti ha suscitato al Teatro Nuovo non va di pari passo con la qualità del film che rimane il classico prodotto da consumo intensivo per l’audience giapponese.

Di ben altro spessore il lavoro di un ospite ormai quasi fisso ad Udine, Nobuhiro Yamashita che, con Over the Fence, racconta una storia di perdenti e falliti in quasi tutti gli ambiti della vita, dove trova spazio una singolare liaison tra un divorziato e una ragazza problematica. Il tema delle difficoltà sociali legate ai problemi economici del Giappone, unito a quello dell’incontro di due anime che vagano nella profonda solitudine e nella disperazione, fanno di Over the Fence un lavoro valido sebbene il ritmo a volta tenda a scemare a livelli di guardia. A completare il giudizio positivo sul film la prova maiuscola di Joe Odagiri e di Yu Aoi, che danno uno spessore profondo ai due protagonisti.

Mrs K del malesiano Ho Yuhang è un riuscito mix di generi cinematografici che, a detta dell’autore stesso, suonano come un omaggio al western e al thriller tarantiniano. È la storia di una donna di mezza età, madre in una famiglia esemplare, con un passato torbido che inevitabilmente si riaffaccia: una rapina di alcuni anni prima a Macau in cui si impossessò del bottino. Storia articolata, musiche e titoli da western, qualche scatto vicino allo splatter, un po’ di azione e di botte e un finale da antologia. Di certo un lavoro che diverte e che mostra in pieno l’ispirazione cinematografica del regista.

Scoop! di Hitoshi One è una commedia che finisce nel dramma ambientata nel mondo dei paparazzi e dei giornali di gossip: attraverso lo strano rapporto tra un vecchio lupo di mare dell’ambiente e una pivellina novizia, il racconto mostra il sottobosco di un ambiente spesso considerato inaffidabile e sporco. Per Hitoshi One, però, dietro questo velo si nascondono storie umane che vanno al di là dell’aspetto professionale. Il film ha ritmo soprattutto nella prima parte più squisitamente da commedia, poi approda lentamente ad un finale tragico. Lo scorso anno era stato il mondo dei disegnatori di manga, quest’anno quello dei paparazzi: Hitoshi One sembra avere molto a cuore questo tipo di ambienti capaci di fare da sfondo a molte storie cariche di umanità.

Dearest Sister della laotiana Mattie Do ha chiuso il programma con la proiezione di mezzanotte: grande allegria infusa dalla regista, simpaticissima e un film horror sui generis, dai toni blandi e quasi del tutto privo di stereotipi del genere, ma che è costruito bene intorno alla figura di una giovane donna semi-cieca che sembra possedere doti divinatorie, intorno alla quale sembrano muoversi trame nascoste. Al di là della curiosità e dell’eccezionalità dell’evento (primo film laotiano a Udine dell’unica regista donna di quel Paese quasi privo di un’industria cinematografica) Dearest Sister è lavoro che non fa certo rimpiangere le ore piccole fatte.

Domani la giornata è tutta incentrata sulla presenza di Feng Xiaogang che riceverà il premio alla carriera e presenterà il pluripremiato I Am Not Madame Bovary.

Il nostro giudizio ai film visionati:

Hirugao – Love Affairs In The Afternoon

Over the Fence

Dearest Sister

Scoop!

Mrs K

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