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Ormai superati i trent’anni e le 28 stagioni di messa in onda, I Simpson possono permettersi di tutto. Dopo averne previsto l’ascesa in tempi non sospetti, oggi fanno la parodia dello stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump, pur venendo trasmessi da un network, la Fox, molto vicino al partito repubblicano.
In un corto diffuso in queste ore, infatti, la serie di Matt Groening diventa una specie di sunto dei primi mesi di presidenza targata The Donald: il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha, come dire, lasciato il suo posto con Kellyanne Conway che si rifiuta di sostituirlo; l’eminenza grigia Steve Bannon e il genero di Trump Jared Kushner si strozzano, a simboleggiare le rivalità dei due nelle scorse settimane; Ivanka Trump viene nominata giudice supremo ma non rinuncia a commercializzare i suoi gioielli in stile Qvc.
Ma è lo stesso Trump, con l’ormai iconico cane-toupé, a rubare la scena: dopo aver elencato i suoi grandi risultati (“Ho ridotto il mio handicap a golf, aumentato i follower su Twitter“), il presidente si rifiuta di leggere un’enorme proposta di legge che ridurrebbe le tasse solo ai repubblicani: “Non può leggerla Fox News e io guardo quello che dicono loro?“. È però la famiglia Simpson a subire le conseguenze più dure: mentre Marge e Homer sono sull’orlo di una crisi di nervi, nonno Abe viene deportato non si sa bene perché.
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