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Da sempre gli italiani sono un popolo di risparmiatori e hanno scarsa propensione al rischio. A certificare questa tendenza esistono due rapporti.
Il primo è l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2016 effettuato da Doxa. Nel biennio 2015-2016, seppur ci sia la percezione di essersi lasciati alle spalle la crisi, gli italiani risparmiano per far fronte alle incertezze, con soldi messi da parte sia per i figli che per la casa; mentre, sul fronte delle pensioni, si continua a risparmiare sempre troppo poco per la vecchiaia.
Il secondo studio è il Rapporto sugli investimenti finanziari delle famiglie italiane, stilato dalla Consob sul finire del 2016. Da questo si evince che solo il 6% degli italiani è in grado di diversificare i propri risparmi su più prodotti finanziari anziché su uno solo. Non a caso preferiamo strumenti liquidi o di deposito (bancario o postale) a scapito di azioni, obbligazioni, Bot e Btp. A fare da contraltare a questo aspetto, però, c’è un’oculata gestione dell’economia domestica con molta attenzione al controllo delle spese.
Attività, questa, che può essere agevolata grazie agli strumenti messi a disposizione dalle startup fintech. Vediamone alcune.
Innanzitutto citiamo MoneyFarm, fondata nel 2011 da Paolo Galvani e Giovanni Daprà, specializzata nella consulenza finanziaria online per la gestione dei risparmi. MoneyFarm si é distinta come la società fintech che ha chiuso il round più cospicuo del 2015 (16 milioni di euro), mentre l’anno scorso ha ricevuto quasi 7 milioni di dollari da Allianz, azienda leader nel settore assicurativo.
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Autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority e vigilata in Italia dalla Consob, MoneyFarm ha recentemente introdotto una nuova app su dispositivi iOS che permette di utilizzare, anche da mobile, tutte le funzioni della piattaforma. Alcune funzioni, infatti, prima erano disponibili solo da desktop. La nuova app presenta molti vantaggi tra cui la gestione del portafoglio con accesso al piano di investimenti personali, la possibilità di effettuare disinvestimenti da mobile e l’assistenza continua tramite chat o telefono grazie a consulenti con i quali l’utente potrà interfacciarsi.
Passiamo quindi a Oval Money, sbarcata in Italia all’inizio di aprile. La startup ha creato un’applicazione mobile che, collegandosi al conto corrente e alla carta di credito, é in grado di monitorare le scelte finanziarie di ogni utente e lo invita a risparmiare piccole somme, fornendo dei consigli personalizzati in base alle sue abitudini di spesa. Così facendo Oval Money sposta piccoli importi di denaro dal conto corrente in un conto risparmio (può essere definito salvadanaio digitale) che resta accessibile dal cliente in qualsiasi momento. La startup è stata fondata da Benedetta Arese Lucini (ex manager Uber), ha base operativa a Torino e sede legale a Londra. Sul finire del 2016 ha ottenuto un investimento di 1,2 milioni di euro da Intesa San Paolo, Bertoldi Holding e dall’acceleratore b-ventures.
Altra interessante case history è DoveConviene, la piattaforma dei volantini promozionali in formato digitale. Grazie alla geolocalizzazione l’utente può personalizzare la sua consumer journey pre acquisto risparmiando tempo e denaro. Sia dal sito web che dall’app gratuita su smartphone, si può selezionare la categoria di shopping preferito, monitorare le offerte dei negozi più vicini a casa, si possono verificare gli orari di apertura e chiusura e si possono anche creare degli shopping alert personalizzati.
Nata sette anni fa come startup, Dove Conviene ha avuto una crescita inarrestabile collezionando numeri pazzeschi. Secondo le ultime statistiche, infatti, viene utilizzata da 25 milioni di utenti (di cui 10 milioni solo in Italia) distribuiti in 8 paesi; ha stretto partnership con oltre 300 retailer e brand italiani e internazionali e conta circa 200 dipendenti.
Non solo. In Italia è al primo posto tra le app per lo shopping in negozio e al secondo posto assoluto tra le app con brand italiano per utilizzo mensile. Ma c’è di più, perché quest’anno ha ottenuto anche un riconoscimento internazionale. E’ stata infatti inserita dalla prestigiosa rivista Americana Inc. Magazine nella lista Inc. 5000, tra le compagnie con il più alto tasso di crescita in Europa, classificandosi tra le prime 100.
Da segnalare anche Risparmio Super, startup che confronta in real time i prezzi dei prodotti, indicando i posti meno cari dove fare la spesa. L’idea è venuta a Barbara Labate (una delle 50 imprenditrici donne più influenti al mondo secondo il network Inspiring Fifty) quando studiava a New York. Girando nei supermercati della Grande Mela si è accorta dell’assenza di un servizio per confrontare i prezzi dei prodotti che voleva acquistare. E così lo ha creato. Il funzionamento della piattaforma da mobile é molto semplice. L’app utilizza la fotocamera dello smartphone per scansionare il prodotto grazie alla lettura del codice a barre. Un’operazione che può essere svolta sia quando il cibo sta per finire e si sta compilando la classica lista della spesa sia quando ci si trova davanti agli scaffali del supermercato. Gli utenti possono anche visualizzare i volantini promozionali senza più scaricarli in formato pdf. Risparmio Super permette di confrontare i prezzi dei prodotti venduti oltre che online, anche negli store fisici, come quelli nel campo dell’elettronica.
WalletSaver invece è la startup che consiglia il piano tariffario più conveniente per il proprio smartphone. Il tutto analizzando i dati relativi ai consumi (quante chiamate vengono effettuate, quanti sono i GB di Internet utilizzati e così via) e facendo un confronto tra il profilo dell’utente con quello ricavato dalle combinazioni tariffarie sul mercato. WalletSaver suggerisce le tariffe considerando anche altri fattori: l’operatore telefonico dei numeri chiamati e la copertura del segnale nel luogo o nei luoghi più frequentati. Nata nel dicembre 2013, ha ottenuto due finanziamenti (uno da un bando pubblico, l’altro da un business angel italiano) e l’anno dopo è stata selezionata per partecipare al FinTech Accelerator di UniCredit a Milano e al Lisbon Challenge in Portogallo, due importanti programmi di accelerazione per startup.
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