Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Marine Le Pen è uscita nettamente sconfitta dal ballottaggio presidenziale contro Emmanuel Macron, pur rivendicando per sé “un risultato storico e massiccio”, con cui ergersi come prima forza di opposizione al nuovo presidente.
Ma sarà proprio così? Lo diranno anche le prossime legislative, che andranno a formare l’Assemblea nazionale. Ma certamente la sconfitta, in quasi tutti i dipartimenti del Paese, non passa inosservata e si rifletterà a vario livello anche sul partito. Le Pen ha già detto che si tratta di “avviare una trasformazione politica del nostro movimento per formare una nuova forza politica” . La retorica dei patrioti in difesa del Paese continua anche dopo la batosta, per prendere la rincorsa verso il voto di giugno, e si risolve in una chiamata verso una battaglia politica “che comincia questa sera” come affermato dopo i risultati.
“Je proposerai d’engager une transformation de notre mouvement afin de constituer une nouvelle force politique.
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 7 maggio 2017
Per il vicepresidente del partito, Florian Philippot, la Le Pen può essere fiera di una campagna elettorale centrata sui problemi reali e che ha portato a casa 11 milioni di voti, in ogni caso.
Tuttavia, che il partito possa e debba rinnovarsi profondamente pare una ipotesi presente ai più, anche in casa Fn, dove è arrivato anche il momento delle responsabilità: secondo Le Figaro, ad esempio, nel mirino dell’autocritica interna c’è lo stesso Philippot, che avrebbe spaventato parte dell’elettorato di destra con una linea troppo aggressiva su Europa e moneta comune.
Leggi anche
Lo scenario che descrive Le Monde è quello di una Le Pen che deve fronteggiare le critiche interne e che inevitabilmente deve far passare l’idea che adesso ci sia una forza di opposizione con cui Macron va a confrontarsi per far dimenticare la premessa iniziale della campagna: andare a vincere.
Il sentimento di delusione esiste e passa anche da Marion Maréchal-Le Pen, altro esponente di spicco e nipote della candidata: secondo la ricostruzione del grande quotidiano parigino, l’entourage della Le Pen giovane rimprovera alla campagna presidenziale di aver tralasciato temi come “famiglia, identità, sicurezza”.
Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?