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Far scontrare tra di loro le figure di un universo narrativo fumettistico è una delle attività principali dei fan e degli autori fin dai tempi di “è più forte Hulk o La Cosa?” (vince Hulk, comunque) e pellicole come Civil War e Batman vs Superman non fanno altro che portare sul grande schermo questa decennale tendenza. Un altro universo parallelo in cui è abbastanza facile far scontrare i nostri eroi sono i videogiochi e se già il primo Injustice ci permetteva menare le mani usando le principali figure del pantheon DC questo secondo capitolo porta le cose a un livello superiore, aumentando i personaggi, le variabili e le sfide a disposizione, sia online che offline.
Anche questa volta alle spalle del gioco troviamo Netherealm, studio di sviluppo che ha un rapporto particolarmente stretto con i picchiaduro, visto che oltre al primo Injustice ha sviluppato gli ultimi capitoli di Mortal Kombat. Esattamente come il titolo dedicato a SubZero e compagnia, Injustice 2 è un gioco estremamente “fisico” con personaggi che si muovono più lentamente rispetto alla media dei titoli di genere e in cui hanno grande importanza le interazioni con l’ambiente, che può essere usato per causare danno addizionale e supermosse spettacolari che possono cambiare le sorti dell’incontro.
L’unica differenza tra i due giochi è che Injustice è pensato per un pubblico più vasto e quindi meno avvezzo allo splatter e alle ossa rotte in bella vista.
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La novità più interessante di questo secondo capitolo — oltre all’ampliamento del roster di personaggi — è la possibilità di modificare l’equipaggiamento dei nostri eroi, equipaggiandoli con corazze, armi, elmi, mantelli e abilità speciali che ne modificano drasticamente sia l’aspetto sia l’approccio allo scontro.
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Potremo dunque creare personaggi votati all’attacco o più adatti per una strategia difensiva. Inoltre, certi oggetti saranno più efficaci con alcuni nemici, ad esempio una corazza piena di kryptonite è perfetta per lotta con Superman, dovremo dunque tenere conto di queste variabili sia nel single che nel multiplayer.
Questa introduzione aggiunge un ulteriore livello di complessità al gioco, perché non solo dovremo conoscere il nostro lottatore preferito e capire come contrastare gli avversari, ma dovremo anche stare attenti alle mosse speciali che hanno scelto a nostra insaputa e a tutti i vantaggi che potrebbero ottenere con un determinato equipaggiamento.
Per fortuna gli sviluppatori hanno fatto in modo che tutte queste migliorie saranno ottenibili solo vincendo nella modalità storia, in quella online e in una nuova modalità chiamata Multiverse, che vuole offrire ai giocatori che non amano sfidarsi in rete un motivo per rimanere incollati al gioco. Sfruttando l’idea molto fumettosa degli universi paralleli, nel Multiverse troveremo sfide sempre differenti che si aggiorneranno di settimana in settimana e che ci metteranno di fronte a scenari con modificatori o regole particolari.
Per accedere alle sfide più difficili — e quindi più redditizie — dovremmo soddisfare determinati requisiti di livello o pagare dei crediti, che si ottengono vincendo o vendendo i pezzi di armatura che non ci servono. Se saremo in grado di superare le sfide proposte verremo ricompensati con delle scatole misteriose di vario valore dentro le quali troveremo equipaggiamento casuale, un po’ come con le figurine dei calciatori.
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Joypad alla mano, Injustice 2 si conferma un titolo altamente spettacolare per quanto riguarda la messa in scena e la caratterizzazione dei personaggi, che sfruttano ogni possibile potere speciale per mettere in scena combattimenti veramente spettacolari, tuttavia se siete giocatori abituati a un ritmo particolarmente veloce potreste metterci un po’ per impratichirvi. Per quanto riguardo gli eroi c’è veramente l’imbarazzo della scelta: oltre ai grandi classici tipo Batman, Superman, Wonder Woman e Lanterna Verde abbiamo Green Arrow, Doctor Fate, Braniac, Atrocitus, Black Canary e altri voti noti e meno noti della DC.
Il bilanciamento dei vari lottatori ci è sembrato abbastanza equilibrato e ovviamente ci sono personaggi che funzionano particolarmente bene con altri e viceversa. L’impressione comunque è che essendo Injustice 2 un gioco “lento” gli eroi particolarmente massicci come Bane o Swamp Thing possono essere penalizzati contro quelli più veloci, anche se ovviamente fanno più male quando colpiscono.
Adesso siamo molto curiosi di provare la modalità storia, che secondo gli sviluppatori presenterà un sacco di momenti emozionanti, scontri particolarmente spettacolari e altre sorprese che hanno deciso di non svelarci e che scopriremo il 18 maggio, giorno in cui il gioco sarà finalmente disponibile.
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