sabato, Dicembre 21, 2024

I 10 mostri del cinema che è impossibile cancellare dai ricordi

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A tutti gli effetti la storia del cinema è la storia dei mostri che l’hanno popolato. Esistono da quando esiste Viaggio Nella Luna di Georges Méliès (e ce n’erano anche di diversi) e hanno popolato da quel momento tutti gli anfratti bui dei fotogrammi. Il problema dei mostri però è che non devono solo essere spaventosi, brutti e possibilmente deformi, devono essere memorabili. Non si dà creatura mostruosa di fantasia che sia rimasta nell’immaginario collettivo che non fosse un gioiello di invenzioni, design o artigianato.

Questa settimana Alien: Covenant riporta in sala il re dei mostri, lo xenomorfo di HR Giger, creazione di un designer appassionato degli ibridi tra organico e metallico, vero artista che Scott ha coinvolto per il suo primo film di paura.

Dopo il primo Alien gli xenomorfi si sono moltiplicati in varietà, quantità e specie, ora ne esistono di tipi diversi a seconda dell’origine anche se, pure in quest’ultimo film, quando appare l’originale, quello nato da un facehugger (la versione embrionale del mostro, quando ancora è una creatura che agguanta il volto della vittima) e incubato dentro un essere umano, è tutta un’altra storia.

A dimostrazione che il design non è un’arte che si improvvisa, l’effetto dello xenomorfo esattamente nella forma e con le caratteristiche disegnate da Giger (tra cui spicca una bocca dentro la bocca che esce fuori) rimane unico.

E siccome nulla ravviva la giornata come una bella carrellata di mostri, abbiamo messo in fila i 10 più memorabili per design, trama, caratteristiche e capacità di imporsi nell’immaginario collettivo.

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10. I lucertoloni – Tremors
Non si sa da dove vengano né perché. Forse dallo spazio, forse dai russi. Fatto sta che Perfection e dintorni sono invase da mega lucertole che hanno una bocca da cui escono serpenti che agguantano e tirano giù la vittima. Hanno una scorza per penetrare la quale servono proiettili da elefante, sentono le vibrazioni dei passi, sono abbastanza svegli ma non vedono i muri davanti a sè. Ah, e non sanno volare.
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9. La Medusa – Scontro tra Titani
Il design della Medusa non viene certo da questo film ma dalla mitologia greca, eppure la versione animata in stop motion di Ray Harryhausen è rimasta una delle più iconiche in assoluto per rispetto dell’iconografia classica e capacità di adattarla ad una specie di pop-adventure mitologica americana.
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8. Blob – Blob Il fluido che uccide
L’idea è scema ma l’esecuzione magistrale. Un fluido melmoso alieno che agguanta e ingloba tutti fino ad ucciderli. Inarrestabile come l’acqua, inscalfibile e capace di soffocare. Attacca da ovunque, non risponde alle logiche degli uomini o degli animali, sembra avere una sua volontà e soprattutto è rosa…
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7. Audrey II – La piccola bottega degli orrori
Nella versione di Frank Oz del film del 1960 di Roger Corman, a sua volta ispirato ad un racconto degli anni ‘30, il design della grande pianta carnivora viene completamente rivisto e a tutt’oggi è un gioiello di paura e affetto, di umorismo, grottesco e maligno. Perfetta per un musical dell’orrore.
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6. Pinhead – Hellraiser
Pochi ricordano la trama di Hellraiser (una complicata storia di ex mariti riportati in vita, dimensioni parallele e una valanga di demoni trascinati per otto sequel), tutti però ricordano Pinhead, il leader dei Supplizianti, personaggio iconico dalla faccia coperta di spilli. Non occupa una gran posizione nel primo film ma ha talmente colpito l’immaginario da essere l’unico personaggio presente in tutti i capitoli della serie.
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5. Il Mostro della Laguna Nera
Talmente iconico da essere a tratti uno dei simboli stessi del cinema, il mostro della laguna nera è mezzo uomo mezzo pesce, mostro buono in stile Frankenstein o King Kong, innamorato di una donna che romanticamente segue mentre nuota, viene massacrato dagli uomini da lui spaventati. Un film meraviglioso l’ha eletto ad eroe romantico incompreso.
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4. Freddy Krueger – Nightmare dal profondo della notte
Originariamente serial killer di bambini, Freddy Krueger fu bruciato vivo dalla gente della sua stessa città ma così ha solo ottenuto il potere di comparire nei sogni delle persone. La geniale idea di un incubo che è vero è solo metà della forza di Freddy Krueger, l’altra è l’idea di dargli un artiglio da giardiniere come oggetto simbolo e multifunzione.
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3. Gremlins – I Gremlins
Coccolosi in origine e mostruosi se bagnati dopo la mezzanotte. Nascono dalla mitologia che ci sia qualcosa di malvagio nella tecnologia straniera, qualcosa che fa sì che si rompa, ma in realtà la versione che conosciamo è solo frutto dell’ingegno di Joe Dante, che negli anni ‘80 ha partorito un film comico e spaventoso al tempo stesso, serio con entrambi i generi e soprattutto con la mitologia delle sue creature che si riproducono come niente e somigliano a piccoli demoni infantili.
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2. L’uomo senza occhi – Il labirinto del fauno
Creatura recentissima che è entrata di diritto nell’Olimpo dei grandi mostri. La sua idea non ha niente a che vedere con la trama o le origini, non ha niente che riguardi la suggestione del suo agire o le motivazioni che lo spingono: è una creatura di puro design la cui forza sta solo in come è stato pensato.
Privo di naso e privo di occhi che però può inserire nei palmi che, portati ad altezza tempie diventano a tutti gli effetti occhi è più complicato da spiegare che da vedere. Sta nel film per meno di 5 minuti ma ne costituisce l’immagine più memorabile.
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1. Lo xenomorfo – Alien
Inevitabilmente avrebbe vinto lui, tutto quello che c’era da dire a riguardo è stato detto all’inizio. A quasi 40 anni di distanza lo xenomorfo di Giger rimane il mostro più memorabile di sempre.
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