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Brand Usa è qui per rimanere. La conferenza stampa di Brand Usa al Pow Wow, dopo le voci che danno il presidente Trump sul piede di “rivedere il bilancio federale” con l’eliminazione dell’ente di promozione turistica, per destinare le risorse ad altre voci, non ci sta.
Chris Thompson, ceo dell’organizzazione pubblico-provata create in conseguenza al Travel Promotion Act, prosegue nell’attività di promozione.
«Dopo il grande successo del film “National Parks Adventure” che ha registrato un successo mondiale e ha ingenerato un desiderio di visitare gli Usa da parte di chi lo ha visto, abbiamo messo in produzione un secondo grande lavoro di promozione attraverso la cinematografia, dedicato al collante più forte che esista: la musica. Sarà un viaggio guidato dal regista Shaun MacGillivray e condotto dal Aloe Blacc, un noto cantante che si cimenta in più generi musicali dal jazz al soul». I numeri di Brand Usa, sono comunque importanti.
«La nostra attività ha portato a un incremento di 4 milioni di passeggeri verso il nostro paese – ha concluso Thompson – 14 miliardi di usd in più, 30 miliardi impatto economico globale, 51 mila posti di lavoro creati da questo surplus corrispondenti».
Brand Usa conta su 700 partner per sostenerci, opera su 40 mercati e continua a promuovere sicurezza e bellezza dei viaggi verso gli Usa, con particolare focalizzazione su mercati come Cina e India, al momento, operando direttamente su 16 mercati attorno al mondo.
«L’ultima iniziativa che abbiamo creato è “One big welcome” campagna social per promuovere il nostro desiderio di “welcoming people” da tutto il mondo».
Comunque, per la cronaca, Brand Usa dopo il primo periodo è stato riautorizzato con una maggioranza schiacciante: 347 voti a favore, 57 contro. Vorrà pur dire qualcosa?