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Oliver Zipse, CEO di BMW, è sempre stato molto “cauto” sul tema dello stop alla vendita dei modelli endotermici. Già in passato aveva chiarito più volte la sua posizione. A giugno 2021, per esempio, aveva dichiarato, all’interno di un’intervista, che puntare tutto sull’elettrico poteva essere rischioso, evidenziando che i modelli endotermici avrebbero rivestito un ruolo molto importante ancora per diversi anni.
Per il numero uno di BMW, perdere di vista le richieste del mercato potrebbe essere azzardato e rischioso. Dunque, Zipse aveva voluto mettere in guardia sui rischi di voler abbandonare troppo presto le autovetture con motori tradizionali, puntando tutto sull’elettrico. Posizione che sostanzialmente è stata ribadita, pochi giorni fa, durante un incontro con i giornalisti nel corso del Salone di New York.
Il numero uno di casa BMW ha evidenziato che i costruttori non devono concentrarsi solamente sui veicoli elettrici in quanto c’è ancora un mercato per i modelli endotermici. Infatti, ci sono Paesi dove l’auto elettrica sta prendendo piede rapidamente ma ci sono altri Paesi dove l’elettrificazione è ancora indietro. Paesi, dunque, dove le endotermiche avranno ancora per lungo tempo un mercato.
Se qualcuno non può acquistare un veicolo elettrico per qualche motivo ma ha bisogno di un’auto, preferiresti proporre che continui a guidare la sua vecchia auto per sempre? Se non vendi più modelli con motore a combustione, lo farà qualcun altro.
Per Zipse, il miglior modo per affrontare la transizione ecologica è quello di procedere per gradi. Dunque, spingere sulla diffusione delle auto elettriche e, contestualmente, proporre vetture con motori a combustione sempre più efficienti. Il CEO di BMW ha poi parlato di un altro tema molto importante e cioè della fornitura delle materie prime necessarie per la costruzione delle auto elettriche. Puntare solamente sulle auto a batteria, per Zipse significa rende le casa automobilistiche dipendenti da pochi Paesi, dalla Cina in particolare.
Zipse ha poi indicato le lacune nelle infrastrutture di ricarica e il prezzo elevato dei veicoli elettrici come ostacoli sul percorso della diffusione delle vetture a batteria.