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Nissan ha deciso di mettere davvero su strada la JUKE Hybrid Rally Tribute, un particolarissimo concept svelato lo scorso anno per celebrare i 50 anni della partecipazione della casa automobilistica giapponese all’East African Rally. Il debutto arriva in concomitanza dell’arrivo sul mercato della prima versione elettrificata della JUKE.
Entriamo nel dettaglio e vediamo tutte le principali caratteristiche di questa vettura.
MOTORE IBRIDO DI SERIE
Parlando del design della JUKE Hybrid Rally Tribute, le modifiche più rilevanti rispetto al modello di serie riguardano i passaruota maggiorati che permettono di accogliere pneumatici specifici per l’off-road. Inoltre, troviamo luci aggiuntive montate sul cofano e sul tetto. La livrea della vettura è un preciso omaggio alla 240Z del 1971, impegnata nell’East African Rally. Nissan racconta che sono state introdotte delle piastre rinforzate sotto le minigonne anteriori e posteriori per rinforzare il fondo scocca.
L’auto può contare pure su sospensioni rinforzate a corsa lunga e pneumatici da 265/70 R16. Parlando dell’abitacolo, il costruttore giapponese ha integrato un roll-bar per conferire maggiore rigidità al corpo vettura e proteggere pilota e co-pilota. I sedili anteriori sono di tipo sportivo con cinture a quattro punti di ancoraggio. Per fare spazio alla ruota di scorta, i sedili posteriori della Nissan JUKE sono stati rimossi.
Per il motore, Nissan ha scelto di adottare il powertrain ibrido del modello di serie. Dunque, abbiamo un motore a benzina 4 cilindri aspirato di 1,6 litri da 94 CV (69 kW) con 148 Nm di coppia abbinato ad un’unità elettrica da 49 CV (36 kW) e 205 Nm di coppia. Il propulsore si compone inoltre di uno starter/generatore, ovvero un piccolo motore elettrico da 15 kW e una batteria raffreddata a liquido da 1,2 kWh. La potenza complessiva del sistema è di 143 CV (105 kW). Le prestazioni non sono state comunicate.
Anche il cambio è quello di serie: troviamo, quindi, una trasmissione multi-mode. I rapporti sono in tutto 6, le prime 2 marce in elettrico e le successive 4 in modalità termica. Il cambio è controllato da un algoritmo avanzato che gestisce i punti di cambiata in maniera ottimale. Peccato che non sia presente la trazione integrale che permetterebbe davvero di divertirsi nei percorsi off-road più difficili.