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Lviv – Per aumentare drasticamente la velocità di utilizzo dei vecchi obici tipo D-30 da 122 mm di fabbricazione sovietica, l’esercito dell’Ucraina avrebbe fatto ricorso a un’app per smartphone. Nessuna tecnologia segreta: Ukrop è scaricabile da Google Play, alla modica cifra di 9 euro e 49 centesimi. Per funzionare si appoggia al sistema satellitare Starlink, che l’imprenditore Elon Musk ha messo a disposizione dell’Ucraina fin dall’inizio dell’invasione russa. L’idea nasce da un programmatore di 34 anni, Yaroslav Sherstyuk, un ex ufficiale di artiglieria.
Lo ha raccontato nei giorni scorsi La Repubblica: “Prima la squadra di artiglieri che manovra un cannone aveva bisogno di quindici minuti per identificare il bersaglio e distruggerlo. Con la app il tempo si è ridotto a trenta secondi”. Il sistema, secondo quanto riportato dal quotidiano, elabora “in tempo reale una quantità enorme di dati da molte fonti: dai droni, dagli aerei, da video di sorveglianza e anche dai cittadini, che possono segnalare la posizione dei russi su apposite chat su Telegram – ma queste segnalazioni sono verificate“. L’inventore ha dichiarato che il colpi hanno una precisione “tra i sei e i venticinque metri, che è come dire che vanno a segno sempre”. Ukrop si appoggia alla rete internet di Starlink. Il ministro ucraino per la Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha riferito che nel paese sono attualmente in funzione più di 10mila terminali Starlink. Le antenne utilizzate sono facilmente spostabili per eludere il rilevamento e la rappresaglia. Secondo alcuni soldati, riporta Nbc, Starlink avrebbe contribuito a spostare gli equilibri del conflitto a favore di Kyiv.
L’app in campo dal 2016
A quanto ha potuto ricostruire Wired, tuttavia, la app, ideata nel 2016, non sembrerebbe poi così cruciale per l’esercito di Kyiv. Pare che i russi abbiano hackerato Ukrop per prendere di mira proprio che i famosi obici D-30 che l’app avrebbe dovuto proteggere. Ne parla un giornalista di Bloomberg, Leonid Bershinsky, nel dicembre 2016. Al centro però in quel momento c’è una storia molto più grande: la presunta interferenza di Mosca nella campagna elettorale statunitense di quell’anno, che sarà poi vinta da Donald Trump. Il giornalista parla di Sherstyuk e della sua app, vittima di un attacco informatico che ha rivelato la posizione degli ucraini alle truppe russe, che così sono potuti andare a bersaglio con più precisione.
Due sarebbero stati i talloni d’Achille di Ukrop, secondo la ricostruzione: l’utilizzo da parte dei russi di un malware di che ha infettato la app e forse la leggerezza del suo sviluppatore, che avrebbe maldestramente esposto in un forum online il codice sorgente dell’app. Secondo la società di sicurezza informatica statunitense Crowdstrike, le forze di artiglieria ucraine perdono oltre il 50% delle loro armi nei primi due anni di conflitto in Donbass. Ma i D-30 che vanno perduti sono oltre l’80%: una cifra enorme. A coordinare l’attacco a Ukrop, secondo Crowdstrike, sarebbe lo stesso gruppo di cyberspionaggio associato ai servizi segreti militari russi, il Gru, e che si è introdotto anche nel Comitato nazionale democratico statunitense nel pieno della corsa della Casa Bianca: Fancy Bear.