mercoledì, Gennaio 15, 2025

Sony: la qualità delle foto scattate dagli smartphone supererà quella delle mirrorless entro il 2024

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Smartphone vs mirroless, sorpasso in vista? La qualità fotografica dei cellulari potrebbe superare quella delle fotocamere entro il 2024 secondo quanto dichiarato da Terushi Shimizu, presidente e amministratore delegato di Sony Semiconductor Solutions, in occasione di un recente incontro interno alla società nipponica. Il riferimento è ovviamente ai modelli di smartphone top di gamma, che possono beneficiare di un tasso di crescita qualitativo medio del 10% da qui al 2030, con le potenzialità di raggiungere e superare le macchine fotografiche senza specchio e con lenti intercambiabili.

Come riportato da Nikkei, le controverse parole del dirigente Sony sono state pronunciate in occasione di un briefing aziendale proprio in merito agli aggiornamenti sul settore immagini che include anche quello fotografico, un segmento che vede la società nipponica ai vertici mondiali grazie alla produzione di sensori che sono montati a bordo di buona parte degli smartphone di alto livello di tutte le marche. “In prossimità del 2019 si era affermato che tre degli elementi di uno smartphone si sarebbero evoluti ovvero batteria, display e fotocamera – ha dichiarato Terushi Shimizu – e se i primi due elementi si possono considerare ormai come tecnologicamente saturi, ci sono ancora grandi aspettative per l’evoluzione del terzo”. In effetti le batterie stanno beneficiando soprattutto di una ricarica sempre più veloce e prestante, mentre i display non si sono evoluti in modo così esasperato nell’ultimo periodo: spesso la discriminante per l’acquisto di uno smartphone piuttosto che un altro è proprio quella della fotocamera. Come potrebbero gli smartphone competere addirittura con le mirrorless? 

Il primo passo è quello di un sensore di dimensioni più abbondanti (il percorso è già tracciato) così da accogliere più luce e garantire prestazioni più elevate in qualsiasi condizione ambientale, anche grazie all’assistenza di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale con chip dedicati (Isp). Altre soluzioni sono quelle proprietarie come la Cmos stacked 2-Layer Transistor Pixel che separa i fotodiodi dai transistor dei pixel su substrati differenti così da ampliare il range dinamico e diminuire sensibilmente il rumore ma anche il cosiddetto processo multiframe che crea video unendo più fotogrammi per immagini più ricche di informazioni soprattutto in hdr e a risoluzioni spinte fino all’8k. 

Quanto credito dare alle frasi di Terushi Shimizu? Immaginare un top di gamma che scatti foto migliori di una mirroless in appena un anno e mezzo sembra un’ipotesi un po’ troppo ottimista e più una mossa da marketing: i sensori delle macchine fotografiche mirroless anche di bassa fascia sono ancora molto più grandi di quelli degli smartphone e possono contare su lenti esponenzialmente più prestanti. Non resta che attendere le future presentazioni di sensori mobile per scoprire quanto la realtà si avvicinerà alle anticipazioni. Smartphone vs mirroless, la sfida è aperta.

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