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Dalle prime ore della mattina del 2 giugno il Comune di Palermo sta subendo un attacco informatico, che ha mandato fuori uso il sito ufficiale, i sistemi di videosorveglianza e messo in ginocchio l’operatività dell’intera amministrazione comunale.
Ieri è arrivata la rivendicazione: a essere penetrati nell’infrastruttura del capoluogo siciliano sono gli hacker di Vice Society, una gang di cybercriminali che in aprile aveva già colpito l’Associazione Bancaria Italiana. A colpire il comune di Palermo è stato un ransomware: un tipo di virus informatico che cripta i dati delle vittime e chiede un riscatto per decrittarli e renderli nuovamente accessibili ai legittimi proprietari. In questo caso gli hacker di Vice Society hanno dato un tempo di tre giorni per il pagamento del riscatto. L’assessore alle Politiche Giovanili, Sport e Innovazione Paolo Petralia Camassa ha detto che, data la serietà della situazione, il sistema è stato momentaneamente isolato, e che potrebbero volerci diversi giorni per ripristinare la totalità dei servizi.
Vice Society è un gruppo cybercriminale relativamente giovane. Ha iniziato a operare a giugno del 2021, e nel dicembre dello stesso anno ha effettuato un attacco contro la catena di supermercati Spar in Inghilterra. La gang è stata spesso descritta come priva di etica o di morale. Nell’ottobre del 2021 aveva utilizzato un ransomware per attaccare un distretto scolastico a Long Island, mentre qualche settimana prima era stato il turno di un gruppo di centri ospedalieri nella San Joaquin Valley, in California.
Palermo, nel frattempo, si prepara alle elezioni comunali, previste per il 12 giugno. In un comunicato stampa pubblicato ieri, il Comune ha annunciato che garantirà i servizi elettorali – in particolare la piattaforma Demos per il rilascio delle tessere e la procedura per la rilevazione dei dati da comunicare al Ministero degli Interni. Anche i servizi demografici sono stati ripristinati in modo regolare. Per rispondere all’emergenza, è stata attivata una task force tramite la società partecipata che si occupa di infrastruttura IT, la SISPI.
Il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile aveva dichiarato nella giornata di ieri che non poteva essere garantito il rispetto delle scadenze di pagamento della pubblica amministrazione (compresi gli stipendi comunali), ma secondo le notizie di questa mattina anche anche questo problema è stato risolto: gli adempimenti fiscali e contributivi potranno continuare ad essere onorati normalmente.
La richiesta di riscatto, ricevuta dall’ufficio comunale dedicato alle relazioni col pubblico, è stata immediatamente girata alla Digos. L’entità della richiesta economica non è ancora nota, ma il comune ha fatto già sapere che non ha intenzione di pagare. Al momento pare che nessun dato tra quelli in mano a Vice Society sia stato ancora reso pubblico. Repubblica riporta le parole dei tecnici al lavoro per contenere i danni, che affermano che nelle prossime ore anche il sito web potrebbe tornare a essere operativo.