mercoledì, Gennaio 15, 2025

Presto potremo ricaricare l'auto elettrica in autostrada (mentre si viaggia)

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Il Parlamento Europeo ha approvato lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina e diesel a partire dal 2035. All’interno del corposo progetto contro il cambiamento climatico Fit for 55, Bruxelles ha deciso di dare un segnale significativo scegliendo l’elettrico come (unica) soluzione per il futuro dopo i carburanti fossili. In attesa di capire se l’ambiente riuscirà davvero a beneficiarne a causa dell’alto livello di inquinamento necessario per la produzione e la ricarica delle batterie delle auto elettriche, c’è un altro problema da sistemare prima che la flotta di veicoli elettrici circolanti su strada diventi la maggioranza: capire come ricaricare un’auto elettrica senza perdere troppo tempo.  

Uno degli attuali limiti al diffondersi dei veicoli elettrici è proprio legato alle prestazioni delle batterie, la cui ricarica richiede tempi piuttosto lunghi, durante i quali il veicolo deve sostare presso una stazione di ricarica. Al momento, le auto elettriche si prestano a un utilizzo per lo più urbano, che prevede un numero limitato di chilometri. I passi avanti in questo settore sono stati enormi nel corso degli ultimi anni con nuovi motori che riducono il consumo e una distruzione più capillare di colonnine sul territorio, ma nonostante questo, l’idea di doversi fermare per diversi minuti per fare il pieno è ancora un ostacolo importante alla diffusione dei motori elettrici.  

Quindi come fare? La soluzione potrebbe essere sfruttare la ricarica ad induzione per l’auto elettrica trasformando le autostrade in gigantesche corsie di ricarica per le auto elettriche. Proprio come i piani cottura ad induzione sfruttano un campo magnetico che generano calore da trasferire alle pentole senza il rischio di bruciarsi, allo stesso modo sarebbe possibile ricreare lo stesso scenario per trasferire energia alle batterie delle auto: dopo vari test a giro per il mondo, anche in Italia si è deciso di inserire questo tipo di circuito sperimentale  lungo l’autostrada A35 Brebemi. Inserendo delle bobine sotto al manto stradale, si testerà l’efficienza di questo tipo di ricarica che ha tanti vantaggi, almeno sulla carta: una maggior efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli, senza impattare sulla capacità di carico e un aumento della vita media della batteria. In più, è compatibile con tutti i modelli e non dovrebbe provocare alcun tipo di problema agli altri dispositivi elettronici dotati di ricarica wireless.  

Se tutte le autostrade avessero questo tipo di equipaggiamento potremo pagare la ricarica insieme al costo del pedaggio, risparmiando tempo e potendo sfruttare la batteria a pieno carico sulle strade secondarie dove la diffusione delle colonnine di ricarica è ancora poco diffusa. Bisognerà capire se il test sulla Brebemi andrà a buon fine e se può essere davvero la soluzione definitiva alla ricarica delle auto elettriche.  

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