venerdì, Gennaio 3, 2025

Trasporto aereo in difficoltà tra code, ritardi e scioperi. Viaggiare è davvero difficile

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Non è certamente un periodo felice per i trasporti aerei in Europa. Nella maggior parte degli aeroporti si segnalano code per i check-in e molteplici ritardi e cancellazioni di voli. Una situazione complessa che sta rendendo davvero difficile viaggiare in aereo. Come sappiamo, la pandemia aveva penalizzato molto il settore del trasporto aereo con le compagnie che erano state costrette a licenziare una parte del personale.

Adesso, con la fine delle restrizioni c’è stata una veloce ripresa che è arrivata in concomitanza con il periodo estivo quando ci si muove di più per via delle vacanze. Questo ha mandato in crisi diversi aeroporti e compagnie aree che non sono state in grado di gestire la forte richiesta di voli da parte dei clienti.

Il problema è che aumentare l’organico in tempi rapidi è molto difficile. C’è stato poi il classico rimpallo delle responsabilità tra compagnie aeree e aeroporti. La realtà è che probabilmente si è sottovalutata la velocità della ripresa. Le immediate conseguenze di queste criticità si sono riversate sui viaggiatori che sono costretti a subire pesanti disagi. Per evitare “ingorghi”, diverse compagnie aeree hanno già deciso di tagliare una parte dei voli previsti, complicando ulteriormente le possibilità di viaggio delle persone.

GLI SCIOPERI


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C’è poi il problema che per gestire questa situazione al limite della saturazione, i dipendenti, che siano gli assistenti di terra o di volo o i piloti, sono costretti a lunghi turni di lavoro svolti in condizioni difficili. Proprio a seguito di queste problematiche, domani 25 giugno sciopereranno in Italia gli equipaggi di Ryanair, EasyJet e Volotea. Si fermeranno anche Malta Air e la società CrewLink che gravitano attorno a Ryanair.

Lo sciopero di Ryanair, Malta Air e Crewlink è coordinato a livello europeo e non riguarda solamente l’Italia. Infatti, riguarderà anche i piloti e gli assistenti di volo basati in Spagna, Portogallo, Francia e Belgio. Per quanto riguarda il nostro Paese, lo sciopero (Ryanair) si è reso necessario, spiegano i sindacati, “per chiedere contratti di lavoro in linea ai minimi salariali previsti dal contratto collettivo nazionale di settore, così come previsto dalla legge italiana. Ma scioperano anche per la cancellazione dei tagli salariali e per la mancanza di acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo anche per 14 ore consecutive“.

Dunque, volare nel weekend potrebbe risultare ancora molto più complesso. Per chi avesse in programma di muoversi durante la giornata dello sciopero, sul sito di ENAC è disponibile un elenco dei voli garantiti.

VIAGGIARE IN EUROPA È DIFFICILE


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Un esempio concreto dei disagi che devono subire i passeggeri in questo periodo? Io mi sono recato questa settimana in Spagna per provare la Lightyear 0, l’auto che si ricarica con il Sole. Soprattutto all’andata ma pure al ritorno è andato più o meno tutto storto. Il piano di volo prevedeva due tratte: Venezia-Monaco e Monaco-Bilbao (viceversa per il ritorno).

Il volo da Venezia a Monaco l’ho preso più volte e non ha mai avuto grossi problemi, salvo qualche piccolo ritardo nell’ordine dei 15 minuti al massimo. Lunedì le cose sono andate in maniera ben differente. Sintetizzando, per un volo di 40-45 minuti c’è stato un ritardo che alla fine è arrivato a quasi 2 ore. Ritardo che ha complicato il mio viaggio perché ho perso la coincidenza a Monaco e ho dovuto prendere un altro volo con tempi di attesa all’aeroporto tedesco di circa 4 ore.

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La cosa che ha infastidito maggiormente non solo me ma pure gli altri passeggeri è stata l’assenza di alcun tipo di supporto. Nessuno è venuto a spiegarci cosa stesse accadendo e come ci dovevamo comportare per gestire le coincidenze perse. L’info-point vicino al Gate era vuoto. Gentilmente, alcuni operatori di un’altra compagnia aerea al Gate hanno fatto una chiamata per chiedere che qualcuno venisse a darci supporto. L’attesa è stata di oltre 40 minuti….

Chi poi è arrivato ha “aperto le braccia” dicendo che manca personale e che questa, purtroppo, è la “normalità” da un po’ di tempo. Effettivamente, l’elenco dei ritardi sul tabellone delle partenza era piuttosto numeroso. Apro una parentesi. Al momento dell’arrivo, c’è stato un “controllo a campione“. Sostanzialmente, uscendo dall’aereo, la polizia ha verificato la carta d’identità o il passaporto a tutti i passeggeri, rallentando lo sbarco. Intendiamoci, i controlli sono giusti e sacrosanti ma con un aereo in ritardo di quasi 2 ore e con la gente che aveva fretta di uscire per prendere la coincidenza, non ci voleva proprio…

“Ovviamente”, anche il secondo volo, quello per Bilbao, è partito in ritardo, circa 40 minuti. Secondo il piano originale, sarei dovuto arrivare in Spagna alle ore 18, invece, sono arrivato quasi a mezzanotte. Il ritorno? Si potrebbe dire in maniera ironica che è andato meglio visto che i ritardi sono stati più contenuti. Già 2 ore prima della partenza mi era arrivato un messaggio della compagnia aerea di un primo ritardo di 15 minuti. Alla fine sono diventati circa 40. “Fortunatamente” anche il volo da Monaco per Venezia era in ritardo (20 minuti), così sono riuscito a prenderlo ma proprio a pelo…

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