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Se volete rendere ancora più romantiche le serate estive, sappiate che sta per arrivare la superluna. Il 13 luglio prossimo tenetevi pronti a rivolgere lo sguardo in su. La Luna, infatti, si mostrerà in tutta la sua bellezza, più grande e luminosa del solito. In quell’ormai famoso fenomeno astronomico chiamato superluna, che si verifica quando il nostro satellite è in fase di piena e si trova al perigeo, il punto più vicino rispetto alla Terra. Gli appuntamenti astronomici, tuttavia, non finiscono qui: tra stelle, comete e pianeti, ecco alcuni consigli su come e quando ammirarli al meglio.
Cominciando dalla superluna, ricordiamo fin da subito che il termine ha poco a che fare con la scienza. La parola, infatti, indica semplicemente che il satellite si trova in fase di piena e nel punto della sua orbita più vicino a noi. Per questo, secondo quanto riferito dalla Nasa, la Luna ci apparirà più grande del 14% e fino al 30% più luminosa in confronto alle minilune e lune piene nel corso dell’anno. In questo caso, il 13 luglio la Luna raggiungerà il perigeo (357.263 chilometri) alle 11.09 di mattina, per poi, nove ore più tardi, entrare nella fase di piena (alle ore 20.37) e trovarsi a una distanza dalla Terra di 357.418 chilometri. “Gli orari indicati, relativi agli istanti in cui la Luna si trova al Perigeo e successivamente nella fase di Luna Piena, si verificano quando la Luna non è ancora sorta e si trova sotto l’orizzonte orientale”, precisano dall’Uai. “Per poterla osservare e fotografare sarà necessario attendere alcuni minuti”. Il nostro satellite, infatti, sorgerà alle 21:20 circa, ma il momento esatto in cui sarà visibile all’orizzonte dipenderà da fattori locali, come la posizione del luogo da cui si osserva ed eventuali ostacoli, come colline, in direzione Sud-Est.
Saturno e gli altri pianeti
Finalmente il momento è arrivato anche per chi vorrà tornare ad ammirare di sera i pianeti: negli ultimi mesi, infatti, quasi tutti quelli osservabili ad occhio nudo sono stati visibili solamente nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Il primo a essere visibile in orari più comodi è Saturno, che si potrà ammirare negli ultimi giorni del mese sull’orizzonte orientale intorno alle 11. Anche Urano continua ad anticipare l’oriario in cui sorge (dopo l’una di notte), mentre Giove sta tornando al periodo di migliore osservabilità. “A fine mese lo vedremo sorgere già prima della mezzanotte, rimanendo osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino a vederlo culminare a Sud nel cielo già illuminato dalla luce dell’alba”, spiega l’Uai. Mercurio, invece, sarà sfuggente: il 16 luglio si troverà in congiunzione con il Sole, rimanendo così inosservabile per alcune settimane. Alla fine del mese ritornerà visibile nelle ore serali, ma sarà comunque molto difficile da individuare, trovandosi molto basso sull’orizzonte occidentale.
Le stelle cadenti
Nel mese di luglio aumenta anche il numero degli sciami e delle stelle cadenti. Nella seconda parte della notte si potranno ammirare le Pegasidi (10 luglio), sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l’origine, e le Capricornidi (12 luglio) “poco disturbate dalla Luna sempre bassa sull’orizzonte, che mostrano spettacolari meteore lente e brillanti che nella maggior parte dei casi si frammentano con una vistosa esplosione finale”, concludono dall’Uai. Quest’anno, inoltre, nelle prime ore della sera ci sarà anche la corrente delle Aquilidi (18 luglio), mentre nella seconda metà di luglio ci saranno le alfa Cignidi e la corrente più conosciuta del mese, le delta Aquaridi (28 luglio).