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Il Governo sta lavorando per prorogare ulteriormente il taglio delle accise, una misura necessaria per contenere i prezzi dei carburanti. I mercati rimangono sempre molto tesi a causa del conflitto in Ucraina e dei rischi di recessione economica, ma il calo delle quotazioni del petrolio ha portato ad una progressiva piccola discesa dei prezzi dei carburanti.
In particolare, il diesel in modalità self torna sotto i 2 euro al litro. Si tratta di un livello che non si vedeva da diverse settimane. Ovviamente non è ancora molto, i prezzi rimangono elevati e se non ci fosse il taglio delle accise un pieno di carburante avrebbe costi ancora più insostenibili.
Per questo, diverse associazioni hanno chiesto che il Governo non si limiti solo a prorogare il taglio delle accise ma che intervenga con ulteriori misure per abbassare ulteriormente i prezzi di benzina e diesel che pesano sempre di più su famiglie e imprese.
Secondo quanto comunicato da Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina in modalità self si è attestato a 2,030 euro al litro con diversi marchi compresi tra 2,014 e 2,046 euro al litro (no logo 2,023 euro al litro). In modalità servito, invece, la media è di 2,167 euro euro al litro con i punti vendita delle compagnie che mettono in evidenza prezzi medi praticati tra 2,102 e 2,228 euro euro litro (no logo 2,073 euro al litro).
Passando al diesel, in modalità self la media è di 1,988 euro al litro, con le compagnie tra 1,971 e 2,010 euro al litro (no logo 1,984 euro al litro). Per quanto riguarda il diesel in modalità servito, il prezzo medio praticato è di 2,126 euro euro al litro, con i prezzi medi delle compagnie compresi tra 2,068 e 2,177 euro euro litro (no logo 2,034 euro al litro).
Parlando del GPL, i prezzi si collocano tra 0,830 a 0,845 euro euro litro (no logo 0,814 euro al litro). Per il metano, invece, si segnala un prezzo compreso tra 2 e 2,241 euro (no logo 2,070 euro).