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Il rapper milanese Ghali Amdouni ha avviato una raccolta fondi in favore della ong italiana di monitoraggio e soccorso in mare Mediterranea saving humans, comprando una nuova imbarcazione di salvataggio. Un’azione di solidarietà, ma anche necessaria alla Mare Jonio, unica nave battente bandiera italiana della flotta civile di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale, al fine di rinnovare le certificazioni di sicurezza per continuare le sue missioni nei prossimi mesi.
“Il rap è una musica che ha come centro la rivalsa che è un concetto prima individuale e poi collettivo. Per me questo è fare la cosa più rap che ci sia”, ha scritto Ghali sul suo profilo Instagram, annunciando l’inizio della raccolta fondi e la sua prima donazione. L’obiettivo è rinnovare totalmente le dotazioni di sicurezza della Mare Jonio, così da consentirle di continuare le sue operazioni si salvataggio. Il nome della nuova imbarcazione acquistata con la donazione di Ghali sarà Bayna, che significa “vederci chiaro”, come una canzone contenuta nel suo nuovo album.
“Fin da bambino questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso gennaio, e che circa 16mila siano stati illegalmente respinti in Libia”, ha continuato il rapper sul suo profilo.
Come sottolineato da Ghali, in Italia si parla sempre meno delle morti in mare e dei respingimenti, così come dell’aggravarsi delle violazioni dei diritti umani in Libia e del peggiorare della situazione sociale in Tunisia, come conseguenza della crisi alimentare globale e dell’instabilità internazionale innescata dall’invasione russa in Ucraina. Fattori che determinano un aumento delle migrazioni, per la volontà delle persone di abbandonare regimi autoritari e violenti.
L’operazione Bayna vuole sostenere chi salva vite in mare e riportare l’attenzione su un tema importante “per il genere umano”, ha scritto Ghali, spiegando come sia “assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica”. In una situazione di crisi come quella attuale, ogni nave di salvataggio in più può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio.
Per contribuire alla raccolta fondi basta accedere al sito di Mediterranea attraverso questo link. Oltre all’imbarcazione Banya, le donazioni contribuiranno al completo rinnovamento delle dotazioni di sicurezza della Mare Jonio, tra cui un’altra imbarcazione di salvataggio, alcuni gommoni veloci di soccorso, nuovi dispositivi di lancio e ammaraggio e zattere di salvataggio.