mercoledì, Febbraio 5, 2025

Tutte le armi che gli alleati hanno inviato all'Ucraina

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Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

  1. Stati Uniti
  2. Canada
  3. Regno Unito
  4. Germania
  5. Francia
  6. Spagna
  7. Norvegia
  8. Svezia
  9. Finlandia
  10. Danimarca
  11. Polonia
  12. Slovacchia
  13. Lettonia
  14. Estonia
  15. Slovenia
  16. Repubblica Ceca
  17. Turchia
  18. Belgio
  19. Olanda
  20. Grecia
  21. Italia

Sono una delle armi di punta dell’industria bellica di Ankara. L’esercito ucraino li ha in dotazione e si stanno rivelando tra i sistemi più efficaci per frenare l’invasione della Russia

Stati Uniti

Oltre ai già citati Himars, gli Stati Uniti hanno inviato 700 droni tattici Switchblade e 120 Phoenix Ghost creati appositamente per l’Ucraina, 20 elicotteri Mi-17, 108 obici trainati Horowitz, 220.000 munizioni, 1.400 sistemi antiaereo Stinger, 6500 Javelin e 50 milioni di munizioni, 20.000 sistemi anticarro di svariato genere, 200 tank M113, 15 veicoli tattici, più di 100 veicoli corazzati multiuso, 22 radar anti-artiglieria, 4 radar anti-mortaio, 4 radar per la sorveglianza aerea, 7.000 fucili. 

Il Canada ha inviato obici M777, munizioni, droni, fucili e ha fornito immagini satellitari ad alta risoluzione, lanciarazzi, bombe a mano e due velivoli tattici.

Regno Unito 

La Gran Bretagna ha mandato 120 veicoli blindati, 5.800 missili anticarro, 5 sistemi di difesa aerea, 1.000 razzi e 4,5 tonnellate di esplosivo. Ha promesso apparecchiature per la guerra elettronica, sistemi radar, apparecchiature di disturbo gps e visori notturni

La Germania ha mandato un sistema di difesa aerea, un sistema radar di localizzazione, obici e carri armati, rivedendo la decisione iniziale di non inviare armi offensive.

La Francia dall’inizio del conflitto ha inviato obici semoventi Cesar, missili anticarro Milano e missili antiaerei Mistral.

la Spagna ha spedito 200 tonnellate di equipaggiamento militare, tra cui 30 camion, autocarri pesanti e 10 veicoli carichi di materiale militare di vario genere.

La Norvegia ha inviato 100 missili antiaerei Mistral francesi e 4.000 armi anticarro M72.

La Svezia ha inviato 10.000 lanciatori anticarro monouso e attrezzature per lo sminamento.

La Finlandia ha inviato 2.500 fucili d’assalto, 150.000 proiettili e 1.500 lanciatori anticarro monouso.

Il drone KUB-BLA.

La Russia è stata accusata di aver adoperato droni kamikaze, gli Stati Uniti stanno vagliando di fornirne di simili per la difesa. Ma a livello internazionale si chiede da tempo di bandire i “robot killer”, prima che sia troppo tardi

La Danimarca ha inviato 2.700 lanciatori anticarro e ha promesso un sistema missilistico antinave Harpoon, che si è rivelato particolarmente utile nel Mar Nero per colpire navi fino a 300 chilometri di distanza. 

La Polonia ha inviato più di 200 carri armati, missili anticarro, mortai, munizioni e droni.

Slovacchia

La Slovacchia ha fornito materiale militare di svariato tipo per 164 milioni di dollari e ha promesso l’invio di almeno 8 obici.

La Lettonia ha inviato munizioni, missili antiaerei Stinger, aerei senza pilota e droni.

L’Estonia ha donato missili anticarro Javelin, obici, mine anticarro e cannoni anticarro, pistole e munizioni.

La Slovenia ha inviato fucili d’assalto e munizioni per Kalashnikov e ha promesso carri armati dell’epoca sovietica in uno scambio con carri armati tedeschi.

Repubblica Ceca

il governo ceco ha fornito elicotteri da combattimento e sistemi missilistici. Praga ha affermato che le società ceche ripareranno anche i carri armati ucraini.

La Turchia ha fornito i famosi droni Bayraktar TB2, utilizzati con successo dall’Ucraina per distruggere i veicoli corazzati e i sistemi d’artiglieri russi, ma utili anche a distrarre le difese della nave da guerra Moskva prima di colpirla con i missili

Il Belgio ha inviato 5.000 fucili automatici e armi anticarro.

L’Olanda ha inviato 200 missili Stinger e obici.

La Grecia ha inviato 400 fucili Kalashnikov, lanciarazzi e munizioni. Dopo un accordo con la Germania invierà alcuni dei suoi carri armati dell’era sovietica in cambio di veicoli più moderni da Berlino.

L’Italia mantiene il segreto sulle consegne di armi all’Ucraina, ma da quanto siamo venuti a sapere dovrebbe aver inviato obici trainati FH70 (Stowed Horowitz) per sparare munizioni Nato standard da 155 millimetri, mitragliatrici leggere e pesanti, mortai, Stinger Manpads e armi anticarro. 

L'euro drone Male

La Commissione stanzia 924 milioni per finanziare la ricerca su droni, difese cibernetiche, sensori avanzati e nuovi sistemi d’arma. Obiettivo: svincolarsi dalla dipendenza dei fornitori extra-Ue

Il problema degli standard

Una babele di aiuti militari che sta diventando problematica per l’Ucraina. Come ha fatto notare il think tank londinese per la difesa e la sicurezza Royal United Services Institute, “l’attuale approccio con cui ogni paese dona una batteria di cannoni in modo frammentario si sta rapidamente trasformando in un incubo logistico per le forze ucraine con ogni batteria che richiede una pipeline separata di addestramento, manutenzione e logistica”. Per esempio restando solo nel campo dell’artiglieria, ha fatto notare Jack Watling, coautore del rapporto, “ci sono obici trainati M777 da Stati Uniti, Australia e Canada e obici semoventi come il Caesar dalla Francia e il Panzerhaubitze 2000, o PzH 2000, dalla Germania, così come l’M109 statunitense e l’AHS Krab dalla Polonia. E nessuno di questi sistemi ha molto in comune. Le munizioni dovrebbero essere intercambiabili ma non è così”.

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