mercoledì, Febbraio 5, 2025

La tv tradizionale sparirà entro dieci anni: lo dice Netflix

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Netflix deve ringraziare Stranger Things se le ultime notizie relative alla società non sono totalmente negative.

Nell’ultimo trimestre il servizio di streaming ha perso quasi un milione di abbonati. Se da una parte la cifra è senza dubbio ragguardevole, non è stato il salasso che la società si aspettava. L’azienda aveva infatti messo in conto di poter perdere poco meno di due milioni di utenti, ma Stranger Things ha in parte impedito a molti di abbandonare la nave. Rimane tuttavia molto probabile che prima o poi queste persone se ne andranno: la domanda è dove.

Anche se una serie particolarmente riuscita o un film di successo possono trattenere gli utenti per un po’, con l’ingresso sul mercato di nuovi servizi di streaming come Disney+, le alternative diventano sempre più allettanti. Ci sarebbe poi anche la vecchia televisione lineare – quella tradizionale, vincolata ai canali e agli orari stabiliti dalle emittenti – ma secondo Reed Hastings, l’amministratore delegato di Netflix, tra un decennio questa modalità di fruizione non rappresenterà più in un problema per la società: La fine della tv lineare arriverà senza dubbio prossimi 5-10 anni, ha dichiarato durante la videoconferenza per la presentazione dei risultati finanziari di Netflix relativi al secondo trimestre di quest’anno.

Hastings non ha tutti i torti: gli spettatori stanno perdendo interesse nella tv lineare da ormai diverso tempo. Il fenomeno, però, ora interessa anche Netflix. E se da una parte le altre società di streaming potrebbero riconoscere i vantaggi della tendenza, dall’altra devono fare i conti con la concorrenza di altre forme di visione. Gli spettatori si sentono già sopraffatti dall’ampia scelta di servizi di streaming presenti sul mercato: quanto tempo ci vorrà prima che si arrendano e decidano di dedicarsi solo ai contenuti di TikTok, Instagram e agli altri feed che già guardano mentre un film o una serie in streaming proseguono in sottofondo?

Ovviamente, non siamo davanti alla fine dello streaming. Le persone continueranno a voler vedere film e serie televisive. Gli ultimi dati relativi a Netflix, tuttavia, dimostrano che è in arrivo il momento della resa dei cont, sempre che non sia già iniziato. Lo streaming ha rappresentato una manna dal cielo per le società e le case di produzione che popolano i servizi di contenuti, ma gli spettatori sono ormai vicini al limite. E Stranger Things non potrà andare avanti venti stagioni.

Questo ci porta all’altro recente annuncio di Netflix, ovvero il progetto di introdurre a breve un piano di abbonamento in collaborazione con Microsoft che prevede l’inserimento di pubblicità. Nonostante l’azienda non abbia ancora rivelato il costo dell’abbonamento in cui saranno inclusi annunci pubblicitari, con ogni probabilità il piano sarà più economico di quello standard. Nella lettera inviata dall’azienda agli azionisti per il secondo trimestre, Netflix ha dichiarato di essere “entusiasta dell’opportunità di combinare il nostro pubblico coinvolto e i nostri contenuti di alta qualità, che riteniamo possano attrarre Cpm [cost per mille, una metrica utilizzata nel settore pubblicitario, ndr] di alto livello da parte degli inserzionisti“. Il piano di Netflix potrebbe rivelarsi una valida alternativa per gli spettatori, ma sembra anche molto simile alla tv.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.

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