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Come Il truffatore di Tinder, L’uomo più odiato di Internet, in linea dal 27 luglio 2022, racconta dall’inizio alla fine ascesa e spettacolare caduta di Moore, finito dietro le sbarre dopo che un improbabile gruppo di alleati si è unito per porre fine alle sue terribili malefatte.
Ci sono milioni di bastardi al mondo, ma pochi di loro vantano la notorietà online di Hunter Moore, autodefinitosi “re del revenge porn”, il che dice già tutto e qualifica il tipo. L’uomo più odiato di Internet al centro dell’ultima docuserie di Netflix, prodotta dai creatori di Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online e Il truffatore di Tinder, ha creato il sito IsAnyoneUp.com alla fine degli anni Duemila, e ciò che era iniziato come una gag di nicchia nel circuito della “scena” si è rapidamente trasformato in qualcosa di molto insidioso.
Sul sito di Moore, intorno al 2010, sono state condivise le foto di nudo di centinaia di donne, spesso condivise privatamente ma trapelate o rubate da hacker. Non solo, le sezioni dei commenti erano un pozzo nero di depravazione anonima, non dissimile dal tipo di merda che si trova oggi su 4chan e Reddit. In effetti, se dieci anni fa il termine “incel” avesse fatto parte del lessico comune, IsAnyoneUp sarebbe stato subito individuato come un pericoloso terreno di coltura.