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Basta premerlo e il sistema ibrido dà il massimo, permettendo di scattare da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e di raggiungere i 205 km/h. Ma il miglior carattere della Tiguan eHYbrid viene fuori in altri frangenti, con una guida scorrevole e rilassata. Il comfort è di alto livello: i rumori esterni sono quasi completamente isolati, il rotolamento delle gomme e le vibrazioni appena percettibili, così come qualche fruscio aerodinamico all’altezza degli specchietti. Inoltre, c’è un software evoluto che supporta la strategia ibrida predittiva: sfruttando le informazioni del gps, l’auto suggerisce al guidatore quando rilasciare l’acceleratore e recuperare energia. Così cresce l’efficienza sebbene i consumi, come su tutte le plug-in, siano drasticamente influenzati dallo stato di carica della batteria.
Se questa è piena, in modalità ibrida si possono percorrere anche 50 km con un litro, ma quando il suo livello scende il discorso cambia completamente e il consumo può variare tra i 10 e i 20 km con un litro a seconda del percorso e dello stile di guida. Per il resto la eHybrid non si discosta dalle altre Tiguan, con un ottimo spazio a bordo e un bagagliaio da 615 litri; la presenza della batteria non ne ha intaccato la volumetria, al contrario del serbatoio della benzina che ha perso 13 litri. Gli allestimenti disponibili sono tre: quello di accesso parte da 44.700 euro e ha già una dotazione piuttosto completa, con la strumentazione digitale, il sistema di infotainment da 8″, il climatizzatore automatico, il cruise control adattivo e tutti i principali sistemi di assistenza alla guida.