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Il settore automotive sta subendo un grande cambiamento con l’arrivo della mobilità elettrica. Questa “trasformazione” porta sfide, difficoltà ma anche nuove opportunità . Carlos Tavares, CEO di Stellantis ha parlato, all’interno di un’intervista con il Corriere della Sera, proprio di questa rivoluzione che sta affrontando l’industria automobilistica. Rispetto al passato quando si era detto piuttosto critico verso l’elettrificazione, Tavares vede questo processo come un’opportunità di crescita per Stellantis.
Quando si cambiano le regole per le gare, all’inizio le squadre restano sorprese, non sono sempre d’accordo. A un certo punto però devono fare il reset, dalla tecnologia al design se vogliono restare competitive. E questo è quello che sta accadendo nel settore automotive. L’elettrificazione è la più grande trasformazione industriale degli ultimi anni, voluta dalla politica con la scadenza del 2035, votata dal Parlamento europeo e dunque dai cittadini. Credo che nel Dna del gruppo ci siano le capacità per trasformarla in una grande opportunità .
Tavares evidenzia il ruolo fondamentale dell’Italia nella strategia di Stellantis, confermando che il prossimo anno arriveranno due nuovi modelli di segmento B per Fiat. Non sono stati aggiunti altri particolari, ma uno di questi due nuovi modelli dovrebbe essere un B-SUV di cui molto si è parlato negli ultimi tempi.
Inoltre, ha sottolineato che il lavoro fatto su Alfa Romeo ha permesso di rendere questo marchio profittevole in anticipo sui tempi. Il numero uno di Stellantis ricorda che stanno investendo 14 miliardi di euro all’anno in ricerca, sviluppo ed impianti. Un lavoro che sta dando i suoi frutti visti i risultati positivi della prima semestrale del 2022.
Tutte le trasformazioni, soprattutto in Europa, sollevano preoccupazioni, timori. Ma l’elettrificazione rappresenta una grande opportunità , non soltanto un rischio.
I numeri di mercato stanno effettivamente dando ragione a Stellantis. Tavares, infatti, ha sottolineato come il Gruppo, al livello di vendita delle elettriche in Europa, sia dietro solamente al Gruppo Volkswagen di poche migliaia di unità (Tavares parla di meno di 3.000 auto di differenza). Un risultato possibile grazie alle vendite dei modelli 100% elettrici dei vari marchi che stanno andando bene. Al riguardo, non si può non ricordare l’ottimo andamento della nuova 500 elettrica che è stata la più venduta tra i modelli BEV nel primo semestre sia in Italia e sia in Germania.
Abbiamo la tecnologia, gli uomini, gli impianti e le capacità manifatturiere per arrivare al 2030 come una sola squadra. In Europa siamo al secondo posto nelle vendite di auto elettriche con meno di 3.000 unità dietro a Volkswagen; posso dire che gli stiamo sul collo. Negli Stati Uniti siamo terzi nei veicoli a bassa emissione. Siamo in competizione per i migliori.
Inoltre, a quanto pare, Stellantis non prenderà la strada intrapresa da Ford di separare le attività delle auto elettriche da quelle delle endotermiche.
In Stellantis non c’è vecchio e nuovo da dividere, siamo un unico gruppo che va in un’unica direzione. Capisco le preoccupazioni, ma stiamo investendo 30 miliardi di euro in elettrificazione e software. All’inizio dell’anno prossimo faremo annunci del segmento B che è molto importante per l’Italia.
E sul tema della dipendenza dall’Asia per la mobilità elettrica, Tavares racconta che l’Unione Europea sta recuperando e che le nuove Gigafactory di Stellantis daranno il loro contributo.
L’Europa su questo sta recuperando. Stiamo investendo su tre gigafactory per la produzione di batterie, in Francia, Germania e Italia. A Termoli, come abbiamo annunciato qualche tempo fa. In Francia lo stiamo realizzando a Douvrin, a Kaiserlautern in Germania. Contribuiranno a ridurre la dipendenza dall’Asia.