Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
In Italia a luglio i consumi energetici sono cresciuti. Lo ha certificato Terna che qualche giorno fa ha pubblicato i dati di questo mese. Entrando nei dettagli, secondo la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale il nostro Paese a luglio ha consumato 31,1 miliardi di kWh di energia elettrica. Si tratta di un valore in aumento del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2021.
Guardando ai primi 7 mesi dell’anno, Terna evidenzia che c’è stata una crescita del 2,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1,8% il valore rettificato).
Entrando più nel dettaglio, parlando del mese di luglio, Terna ha voluto evidenziare che rispetto allo stesso mese del 2021 c’è stato un giorno lavorativo in meno (21 contro 22) e che la temperatura media è sta superiore di circa 1,5 gradi.
Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, risulta sostanzialmente stabile (-0,2%). A livello territoriale, la variazione tendenziale di luglio 2022 è risultata ovunque positiva: +1,6% al Nord, +2,6% al Centro e +3,4% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica di luglio, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in leggera flessione rispetto a giugno (-0,7%).
Scattando la fotografia dell’andamento del mese di luglio, Terna aggiunge che la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (15,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, la produzione nazionale netta è risultata pari a 26,6 miliardi di kWh (+1,6%).
Le rinnovabili hanno coperto il 31,7% della domanda di energia del Paese. Cresce del 12,1% la produzione da fonte termica. Molto bene il fotovoltaico (+19,5%) che ha raggiunto valori da record per il mese di luglio (3,5 miliardi di kWh). Questa fonte di energia, a luglio, ha rappresentato circa il 36% della generazione rinnovabile complessiva. Terna evidenzia, invece, che sono in calo le produzioni da fonte idrica (-32,1%), eolica (-27,2%) e geotermica (-3,4%). Infine, per il saldo import-export, la variazione è pari a +7,8%, con una crescita dell’import (+6,7%) e una diminuzione dell’export (-14,3%).