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Kanye West ha raggiunto un accordo per l’acquisto di Parler, la “principale piattaforma globale per la libertà di parola”. In una nota pubblicata anche sullo stesso social network, Parlement Technologies, che possiede la piattaforma, ha annunciato l’accordo con il rapper e produttore discografico, oggi noto anche con lo pseudonimo Ye. “L’acquisizione – si legge – garantisce a Parler un ruolo futuro nella creazione di un ecosistema non cancellabile in cui tutte le voci sono benvenute”.
L’accordo
L’operazione arriva a una settimana di distanza dall’esclusione temporanea da Twitter e da Instagram che aveva colpito Ye a causa della pubblicazione di contenuti antisemiti che violavano le regole di condotta dei due social network. In quell’occasione il rapper, che non è nuovo a episodi di questo tipo, aveva accusato Meta e Twitter di censurarlo. “In un mondo in cui le opinioni conservatrici sono considerate controverse – ha affermato – dobbiamo assicurarci di avere il diritto di esprimerci liberamente“.
L’accordo, i cui termini finanziari non sono stati ancora resi noti, dovrebbe essere finalizzato entro la fine dell’anno e prevederà la cessione del 100% delle quote di Parler a West. Contestualmente, Parlement Technologies continuerà a mantenere il proprio ruolo di supporto tecnico, nonché gli accessi ai servizi di cloud privati e al data center della piattaforma.
Che cos’è Parler
Parler è stato reintrodotto sul Google Play Store il mese scorso. Ne era stato escluso in seguito all’assalto a Capitol Hill del gennaio 2021 poiché gli era stato riconosciuto un ruolo di incitamento alla violenza. Per questo motivo, la piattaforma è considerata un rifugio per i conservatori e ha attratto tantissimi fan dell’ex presidente Donald Trump, molti dei quali sono stati bannati da Twitter.
Fondata a Nashville nel 2018 da John Matze e Rebekah Mercer, figlia del fondatore di Cambridge Analytica e di Breitbart Robert Mercer, è stata implementata solo lo scorso anno con un livello di moderazione dei contenuti. L’obiettivo della società era quello di farla reinserire nell’App Store di Apple. Proprio sulle app iOS e Android, secondo dati condivisi dalla piattaforma di market intelligence Sensor Tower con TechCrunch, Parler ha accumulato poco più di 250mila utenti attivi al mese.
“Questo accordo – ha dichiarato l’ad di Parler George Farmer – cambierà il mondo e cambierà il modo in cui il mondo pensa alla libertà di parola. Ye sta facendo una mossa rivoluzionaria nello spazio della libertà di parola e non dovrà mai più temere di essere rimosso dai social media“.