giovedì, Marzo 13, 2025

Laika, la street artist che fa politica sui muri

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Uno dei suoi interventi murali più famosi è quello per Zaki: la prima volta l’ha ritratto con la divisa da carcerato, la seconda, lo scorso dicembre, abbracciato da Giulio Regeni. Lo ha fatto a due passi dall’ingresso dell’Ambasciata egiziana. Lo hanno staccato dopo nemmeno un giorno, nonostante avesse «usato la colla migliore di sempre». Tanto, ormai, quel poster l’avevano visto tutti. E poi lei lo ha riattaccato, «più bello ancora», una settimana dopo.

Instagram content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Ma di motivi per agire di notte Laika ne ha tanti. Tra questi, l’approvazione in Argentina della legge sull’interruzione di gravidanza, finora ammessa solo in caso di stupro o di pericolo di vita. Lo aveva fatto ricordando che «solo 60 Paesi permettono l’accesso libero e legale all’aborto; solo il 37% delle donne in età fertile vive in luoghi in cui l’aborto è consentito senza divieti». Intanto stampa e ritaglia le sue opere.

Durante la pandemia Laika sta a casa, come tutti. Legge La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante e si indigna per come vengono trattati gli ospedali cubani, a cui tagliano i rifornimenti di ossigeno, mentre i medici di quegli ospedali partono per aiutare i colleghi italiani nell’ora più buia. 

La sua street art, in quei mesi, è su Instagram: la tecnica mischia come sempre fotografia, disegni, colori e vignette. Quando viene decretato che si può uscire per fare visita ai congiunti, per motivi di lavoro e per necessità, esce.

«Io alla fine ho bisogno del blitz. Mi piace, mi dà adrenalina». 

In quell’occasione Laika ha messo Kim Jong-un che fa le corna – lo davano per morto da settimane – di fianco a un’insegna di pompe funebri. La aspetta una srotolata di 10 metri di carta, sull’odio in rete: «Questa volta voglio fare nomi e cognomi». E infatti li ha messi in sequenza, sotto gli occhi dei passanti. «Il messaggio per me viene prima del lato artistico», ha concluso alla presentazione del documentario Life Is (Not) A Game. «È una vera e propria azione con effetti immediati: finché sta lì sul muro lungo il quale cammini non puoi evitarlo, ti fa pensare».

Il documentario su Laika di Antonio Valerio Spera verrà distribuito a gennaio 2023 da Kimera Film e Morel.

LEGGI ANCHE:

Omar Hassan, l’arte è andare oltre i pugni alle tele

Street artist, ecco i più instagrammati del mondo

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

10 cose uniche da vedere e fare a Bologna

Città delle due torri, della musica, dei portici infiniti, dell'università, della controcultura, dei tortellini e delle lasagne. Le cose...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img