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Grazie ad una serie di ritocchi, che vedremo successivamente, Opel Mokka-e, la versione 100% elettrica del noto crossover tedesco, da poco ha migliorato la sua autonomia complessiva in ciclo WLTP che passa da 324 a 338 km.
Continua così l’offensiva di Opel per arricchire sempre più la propria gamma di vetture a zero emissioni, in vista del 2028, anno dal quale intende commercializzare solamente vetture elettriche, mandando in pensione benzina e diesel tradizionali ma, soprattutto, anche gli ibridi.
PIATTAFORMA E AGGIORNAMENTI
Nuova Opel Mokka, di seconda generazione, ha debuttato nel 2020, aggiornando le forme del tanto amato B-SUV o crossover della casa di Russelsheim. È ora più piccolo, compatto ma soprattutto tecnologico, principalmente grazie alla nuova piattaforma eCMP ereditata dalle vetture dell’ex Gruppo PSA (ora Stellantis), ossatura che le consente di adottare anche una meccanica completamente elettrica, parallelamente agli altri motori a benzina. Si chiama infatti Mokka-e ma non si differenzia molto, quantomeno a livello estetico, rispetto alle versioni endotermiche, se non fosse per i badge nel posteriori e altri piccoli dettagli.
A soli due anni da debutto, la casa tedesca ha però deciso di aggiornare alcune logiche di funzionamento per andare a migliorare l’efficienza complessiva del powertrain. Lo sappiamo, le auto elettriche rappresentano ancora una nicchia in fase di sviluppo, soprattutto nel nostro mercato ma, ancor più importante, vantano moltissimo margine di miglioramento rispetto ai più che evoluti propulsori endotermici. Sono quindi molti gli accorgimenti che ogni produttore può effettuare per andare a migliorare l’efficienza delle sue vetture elettriche.
Opel ha quindi deciso di installare sulle nuove versioni di Opel Mokka-e (non si tratta quindi di un aggiornamento retroattivo) un nuovo sensore di umidità nella pompa di calore, al fine di rendere più efficiente il suo funzionamento in caso di elevata umidità e quindi risparmiare energia quando si decide di accendere in inverno il riscaldamento. Questo, unito ad una nuova rapportatura degli ingranaggi della trasmissione automatica e agli pneumatici a bassa resistenza Michelin Primacy 3 (classe A+ da 17”), consentono di aumentare quello che è il valore dell’autonomia dichiarato in ciclo WLTP: si passa così da 324 a 338 km in ciclo misto.
BATTERIA E RICARICA
Grazie alla piattaforma eCMP, nuova Opel Mokka-e sfrutta un pacco batteria agli ioni di litio da 50 kWh posizionato ovviamente sotto al pavimento dell’abitacolo, tra gli assi. Il motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 100 kW (136 CV) è collocato frontalmente e dona trazione alle ruote anteriori. A seconda delle modalità di guida, Eco, Normal e Sport, è in grado di erogare rispettivamente 60, 80 o 100 kW, con prestazioni massime sullo 0-100 km/h dichiarate di 9,1 secondi. Il peso risulta quindi più che contenuto, circa 1.598 kg, una cifra interessante considerando la sua meccanica elettrica e la lunghezza di 4,15 metri.
L’infrastruttura a 400V della piattaforma eCMP le consente di accettare una potenza massima di ricarica fino a 100 kW in colonnine a corrente continua, così da raggiungere l’80% della batteria in poco meno di 30 minuti. In corrente alternata trifase si può ricaricare fino a 11 kW oppure monofase fino a 7 kW, oltre alla ricarica standard domestica.
PROVA SU STRADA
La piattaforma eCMP non è nuova conoscenza, anzi, è sempre piacevole avere a che fare con la moderna e tecnologica piattaforma francese, pensata esclusivamente per le vetture elettriche compatte. Proprio in virtù delle sue dimensioni ridotte e del peso piuttosto leggero, nuova Opel Mokka-e risulta agile e maneggevole, con un’attenta regolazione di sterzo e sospensioni da parte dei tecnici Opel al fine di restituire un feeling di guida quasi sportiveggiante. Sia chiaro, l’indole è confortevole nonché pensata per dare il massimo all’interno delle città, tuttavia l’assetto solido e resistente unito allo sterzo piuttosto rapido la rendono divertente da guidare anche nel misto veloce.
Sebbene si tratti di un crossover, ci sono alcune caratteristiche che la fanno risaltare rispetto ad altre competitor. La pesante batteria, collocata nella zona più bassa possibile, le permette di abbassare notevolmente il baricentro rispetto alla controparte endotermica, così da rimanere più stabile in curva e produrre meno rollio durante le svolte veloci. L’assetto rigido unito ad una posizione delle ruote quasi agli estremi della carrozzeria le consente di essere agile e maneggevole, quasi apparendo più leggera di quanto non sia. Se si desidera però beneficiare di uno scatto “bruciante” è necessario impostare la modalità Sport, così da avere a disposizione tutti e 136 i CV del motore elettrico, sebbene la velocità massima sia limitata a 150 km/h.
AUTONOMIA REALE
Nella nostra breve prova da Milano ad una località a ovest di Pavia, abbiamo avuto modo di testare il nuovo aggiornamento su un percorso di circa 80 km a tratta. Il tragitto ha visto alternarsi città, tangenziale, un breve tratto di autostrada e circa 25 km di statale. Nella fase di andata, spinti anche dalla competizione proposta da Opel, abbiamo cercato di consumare il meno possibile, giungendo a destinazione con più percentuale di batteria rispetto ad altri colleghi. Tra gli accorgimenti presi, sicuramente uno stile di guida ultra-predittivo e molto pacato (quasi da nonno con il cappello), clima spento e finestrini chiusi, sfruttando al massimo la modalità Eco e Brake (che forza la frenata rigenerativa quasi si lascia l’acceleratore) e premendo con delicatezza sul pedale del “gas”.
In autostrada non abbiamo mai superato i 100 km/h, sfruttando il cruise control adattivo per risultare più dolci e lineari al fine di mantenere le velocità costanti. Nei tratti di statale siamo sempre rimasti ampiamente sotto ai limiti di velocità imposti dalla segnaletica. Il risultato? Partendo con il 98% di batteria, siamo giunti a destinazione con il 79%, consumando solo il 19% su circa 80 km percorsi. In tal senso, non sembra perciò impossibile sfiorare i 379 km dichiarati da Opel, sempre in ciclo WLTP ma in ambito urbano, mentre siamo riusciti a fare meglio dei 290 km dichiarati per il percorso extraurbano. Il consumo medio al termine del tragitto si attestava su 10,7 kWh/100 km, sulla base dei dati mostrati dal sistema di bordo. Un risultato davvero sorprendente.
Il rovescio della medaglia? Il nostro stile di guida ci ha costretto a perdere ben 16 minuti rispetto al tempo di arrivo (di 1 ora e 28 minuti) proposto da Google Maps. Come si suol dire, “chi va piano, va sano e va lontano”.
Al ritorno, abbiamo invece scelto di procedere in maniera più rilassata, ma sempre restando attenti allo stile di guida. La velocità media in statale è salita, sfiorando i limiti su ogni tratto, mentre in autostrada siamo rimasti intorno ai 105/110 km/h, guidando poi sempre predittivi nel tratto urbano finale. Ora la percentuale persa è del 24%, tornando al punto di partenza con il 55%, su circa 160 km percorsi, con un consumo medio totale di 12,2 kWh/100 km.
A titolo di confronto, il risultato migliore in assoluto tra i colleghi che hanno partecipato a questa gara è stato ottenuto con un consumo di appena il 40% della batteria per completare l’intero percorso.
CONCLUSIONI
L’autonomia delle moderne auto elettriche è largamente influenzata da moltissimi fattori, in primis lo stile di guida ma anche la tipologia del percorso, la temperatura esterna e, chiaramente, l’efficienza generale del sistema. Opel propone un simpatico simulatore sul proprio sito che, sulla base delle informazioni inserite (come temperatura esterna, percorso e stile di guida), ci comunica quella che potrebbe essere l’autonomia teorica, spaziando da 189 km (con temperatura inferiore a 0° e tragitto autostradale) a 379 km (con 23° e tragitto urbano), già aggiornata sulle nuove specifiche di Opel Mokka-e 2022.
I prezzi di nuova Opel Mokka-e partono da una base listino di 37.400 euro in allestimento Edition, salendo fino a 41.650 euro in allestimento Ultimate.
VIDEO
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