domenica, Dicembre 22, 2024

Lavoro: la Corporate villain era sui social insegna come non farsi fagocitare

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Dopo il periodo delle grandi dimissioni, il lavoro torna di tendenza sui social grazie al trend Corporate Villain Era. Con questa locuzione traducibile in era del nemico aziendale, si intende chi vuole mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, ovvero sottrarsi a richieste esagerate da parte dei capi, concedere minore disponibilità oltre gli orari d’ufficio e ottenere maggiore spazio per la propria salute mentale. I video sulle scelte e i comportamenti non orientati al proprio impiego sono diventati popolari su TikTok e altri social.

TikTok contro il burnout 

Tutto ha inizio nei mesi scorsi, quando alcune clip a tema lavoro su TikTok sono diventati virali. “Di ritorno in ufficio dopo una lezione di yoga a pranzo”; “Non rispondo alle mail nel weekend e dopo le 17”; “Oggi prenderò un permesso perché fuori c’è il sole e ne voglio approfittare” sono i messaggi in sovrimpressione nei filmati dei creator. L’hashtag Corporate Villain Era ha fatto il suo ingresso poco dopo nelle caption ed è diventato di tendenza anche su Instagram e Twitter. Oggi su TikTok ci sono moltissimi video a tema e le visualizzazioni totali sono oltre i 5 miliardi. L’ambientazione è solitamente di due tipi: all’aperto mentre si sorride dopo essere usciti dall’ufficio oppure alla propria scrivania mentre si sta per spegnere il computer.

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Il concetto alla base del trend non è diverso da quello delle grandi dimissioni o del cosiddetto Quiet Quitting. I giovani professionisti stanno imparando ad allontanarsi dal posto di lavoro al fine di evitare un burnout, cioè una situazione di malessere fisico e mentale dovuto all’eccesso di richieste lavorative. A differenza delle correnti precedenti però, la Corporate Villain Era non prevede il licenziarsi. Si continua a lavorare, ma lo si fa in modo normale, senza orari spropositati o giornate dedicate esclusivamente al proprio impiego. “Sebbene alcune conversazioni sul diventare un nemico aziendale siano ridicole, ci ricordano che è solo un lavoro” ha scritto l’esperta di marketing Lia Esposito su LinkedIn, un social network dove la propria occupazione è al centro dei messaggi e nel quale non mancano aggiornamenti in cui si esalta il lavorare in ogni momento della giornata o nel weekend.

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