venerdì, Dicembre 27, 2024

Energia solare, come usare i parcheggi per produrla

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Agganciare i veicoli elettrici parcheggiati a tettoie fotovoltaiche potrebbe persino contribuire a stabilizzare la rete elettrica. Dal momento che le reti tradizionali non accumulano energia, l’elettricità immessa nel sistema deve corrispondere a quella consumata: una quantità eccessiva di energia sulla rete è un problema. Con l’energia solare, soprattutto durante le ore con più luce, questo può significare interrompere la produzione. Ma se ci fosse il modo di immagazzinare l’energia in eccesso all’interno delle batterie dei veicoli elettrici, si potrebbe sfruttare al massimo il potenziale dell’energia solare nei momenti di picco di produzione.

“Durante il giorno possono immagazzinare l’energia – dice Nathanson a proposito dei veicoli elettrici parcheggiati –, e durante i picchi di consumo, verso sera, possono restituire l’energia alla rete”. L’utilizzo di così tante batterie indipendenti in collegamento con la rete richiederebbe una discreta quantità di automazione. Sarebbero poi necessarie anche strutture per la ricarica bidirezionale, che al momento non sono molto diffuse. 

Chi paga l’installazione?

Tuttavia, non tutti i parcheggi possono però essere trasformati in centrali fotovoltaiche. In alcuni casi potrebbe esserci troppa ombra, magari per colpa di edifici alti nelle vicinanze. Nei paesi nel nord del mondo, dove il sole si trova più in basso sull’orizzonte, le ombre sarebbero un problema maggiore, soprattutto in inverno. In altri parcheggi, poi, i pannelli potrebbero riflettere la luce del sole sugli edifici della zona o, peggio, sulle strade, avverte Dylan Ryan, docente di ingegneria meccanica ed energetica all’Università Napier di Edimburgo.

La questione più spinosa, tuttavia, è rappresentata dal costo: installare un pannello solare sopra un parcheggio costa diverse volte di più che installarne uno a terra o su un tetto, perché è necessario costruire anche la struttura di sostegno. Uno degli interrogativi che rimangono sulla proposta della Francia è come i gestori dei parcheggi pagheranno queste installazioni. Senza sovvenzioni, dice Pearce, è difficile prevedere che molti operatori installino tettoie solari non obbligatorie.

Naturalmente, i gestori dei parcheggi potrebbero recuperare l’investimento iniziale facendo pagare i clienti che vogliono ricaricare i veicoli elettrici, utilizzare l’energia per altre attività o venderla alla rete.

Questo ovviamente non significa che i parchi fotovoltaici debbano essere costruiti esclusivamente nelle aree urbane. Generare una quota maggiore di energia solare vicino ai luoghi in cui si trovano le persone offre però un chiaro vantaggio, che si aggiunge all’evidente necessità di trovare un modo per superare l’opposizione delle persone non vogliono che vengano costruiti impianti vicino alle zone in cui vivono. Installare pannelli solari all’interno dei parcheggi è modo di aggirare il problema e, per questo motivo, la proposta francese rappresenta un passo enorme, e deciso, nella giusta direzione.

Questo contenuto è apparso originariamente su Wired UK.

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