martedì, Luglio 2, 2024

ChatGPT: abbiamo bevuto cocktail creati con l'intelligenza artificiale. Ecco come è andata

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All’Ai non si può chiedere “fammi il solito” (Bard, l’intelligenza artificiale di Google appena sbarcata in Italia, in tutta risposta domanda “cosa prendi di solito?”), ma ChatGPT è in grado di giocarsela con un barman in carne e ossa quando si tratta di creare un cocktail. Basta inserire in chat le indicazioni riguardo ai propri gusti in fatto di drink per ricevere ricette dettagliate di varianti fantasiose come il Cedro Cocco Fitz. A volte sensate, altre piuttosto imbevibili.

Robot barman e drink list

Al bancone le tecnologia non è esattamente una sconosciuta. Esistono parecchie versioni di robot pensati per preparare drink in autonomia, da Makr Shakr (che per un periodo ha shakerato su una terrazza in piazza del Duomo a Milano) a quello steampunk. Ma nel caso degli automi è sempre l’uomo a programmare le indicazioni per fare uno spritz o un gin tonic. Applicazioni come ChatGPT sono invece in grado, oltre che di suggerire ricette classiche (con qualche scivolone: Bard nel negroni si dimentica il ghiaccio), di creare cocktail nuovi di zecca.

Un’opportunità colta al volo da Iter, locale milanese sul Naviglio Grande, che ha annunciato per settembre una nuova drink list con otto cocktail creati dall’Ai (e poi rielaborati dai barman del cocktail bar). L’ispirazione per i drink è la Norvegia, dato che Iter costruisce i suoi menu sempre intorno a una destinazione diversa. Anche GinAI è frutto dell’intelligenza artificiale: si tratta di un gin, prodotto nel mantovano, il cui profilo aromatico è stato suggerito dall’Ai. Le botaniche che lo caratterizzano sono menta, basilico, limone, pompelmo rosa e zenzero.

Sfida tra Ai e bartender

Ma cosa succede a far sfidare un barman umano con uno che esegue semplicemente le indicazioni dettate dalla chat? Se lo è chiesto Mattia Pastori, barman (reale) di grande esperienza che nel suo quartier generale di Milano, Nonsolococktails, ha provato a far duellare Ai e bartender. Le regole del gioco sono semplici: alla cieca si pescano indicazioni sul tasso alcolemico (analcolico, molto alcolico…), sulla categoria (dal daiquiri al martini), sul gusto (fruttato, secco, agrumato…) e sul tema o contesto. Mentre un barman vero crea una ricetta ad hoc, viene chiesto a Chat Genius (che ricorda sempre di bere con moderazione) di ideare una sua proposta, che viene preparata da un altro barman.

Affidandosi al caso, le indicazioni sono state in alcuni casi sensate (come un daiquiri fruttato e tropicale alcolico) e in altri decisamente surreali: un martini vintage umami e analcolico è praticamente una supercazzola. Ma in ogni caso i baristi (virtuali e reali) non si sono tirati indietro e hanno ideato i loro drink, a volte avendo sorprendentemente anche le stesse intuizioni: il famoso martini vintage umami e analcolico è diventato un virgin mary sia nella proposta dell’AIi (terribile, completamente squilibrato e acido) sia in quella, al basilico, del barman.

Il margarita secondo ChatGPT

In generale i cocktail del professionista umano sono sembrati più pensati, più complessi, più profondi. Mentre Chat Genius ha elaborato drink più basici, con meno anima. E a volte sorprendentemente lontani da quello che ci si può aspettare al bancone, come un margarita dallo stile italiano e speziato non ha nulla del margarita (per esempio tequila o mezcal) ma è semplicemente servito in un bicchiere tipicamente da margarita. E come tocco italiano usa la grappa, che pare essere considerata dall’AI la quintessenza del made in Italy in mixology, e il caffè.

“A volte l’AI cade sul banale, ma a volte ti sorprende con cose a cui non avresti mai pensato”, commenta Mattia Pastori, il creatore della sfida barman vs ChatGPT (finita tendenzialmente con una vittoria dell’umano sulla macchina). Certo, resta il fatto che un barman al bancone, oltre a offrire un’accoglienza reale, è anche in grado di fare le giuste domande per capire cosa ha voglia di bere il cliente. E, per ora, è l’unico a capire al volo cosa si intende con “fammi il solito”.

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