sabato, Dicembre 21, 2024

Tav Torino-Lione, cantiere da 1 miliardo in Italia

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L’appalto per la costruzione del tunnel di base del Moncenisio in Italia, per la realizzazione dei collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Torino e Lione (Tav), è stato vinto dalla cordata di imprese formata da due aziende italiane, Itinera e Ghella, e da un’azienda francese, la Spie Batignolles. Lo ha annunciato in conferenza stampa Maurizio Bufalini, direttore generale della società Tunnel euralpino Lione Torino (Telt).

L’opera costerà un miliardo e 100 milioni di euro ed è composta da un tunnel da 10 chilometri a doppia canna, quindi formato da due gallerie, una per ogni senso di marcia. Una volta completata, la galleria costituirà il 20% del totale dell’infrastruttura subalpina della Tav, mentre il resto sarà realizzato in Francia. Il totale degli scavi sarà però di circa 28,5 chilometri, con due frese al lavoro, una montata esternamente per la prima fase dei lavori e una seconda montana direttamente all’interno della galleria a circa metà dell’opera.

La sezione italiana del tunnel del Moncenisio, con l’uscita Maddalena 2 per trasferire il materiale di scarto (Foto: Telt)

kevin carboni

La durata dei lavori è imponente, circa 7 anni e mezzo a partire dal 2024, con la previsione di aprire il tunnel al traffico ferroviario già dal 2033. Tuttavia, come hanno sottolineato i membri di Telt, la realizzazione dell’opera è particolarmente complessa, dovendo attraversare 6 diverse formazioni geologiche e anche essere effettuata “sotto faglia”, cioè passando al di sotto di un fiume sotterraneo. Inoltre, parte del traforo dovrà attraversare una zona “potenzialmente contenente amianto” negli ultimi 400 metri di scavo, verso il paese di Susa. Quindi anche un minimo problema potrebbe comportare lunghi ritardi.

La società ha quindi promesso di mettere in campo tutte le misure necessarie per tutelare la sicurezza del territorio, non portando all’esterno le rocce contenenti amianto ma conservandole nei vecchi tunnel esplorativi in disuso, e dei lavoratori, che nel momento di picco ammonteranno a circa 700 unità. Tra queste 700 persone sono compresi anche i futuri dipendenti della nuova fabbrica di conci, i blocchi di pietra usati nelle costruzioni, che verrà realizzata nel prossimo anno per produrre 10 mila conci per la completare il tunnel.

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