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Quella che era emersa come una possibilità tutta da confermare sembra ora quasi una certezza: i nuovi Apple Watch dovrebbero essere i primi dispositivi del brand californiano a ospitare componenti stampati in 3D, fungendo da progetto apripista per l’adozione più massiccia di questa tecnologia anche su altre linee. Il componente stampato in 3D sarebbe peraltro uno dei più importanti a livello strutturale ovvero lo chassis che fa da fondamenta alla scocca dell’orologio intelligente che dovrebbe essere presentato il prossimo 12 settembre assieme agli iPhone 15 e agli AirPods con porta usb.
Bloomberg racconta come Apple stia testando l’uso delle stampanti 3D per la produzione dello chassis in acciaio inossidabile dei prossimi Apple Watch 9. La scelta dell’ossatura della scocca non è stata presa a caso visto che si possono ottenere benefici immediati: fino a oggi si procedeva lavorando dal pieno una lastra metallica tagliandola ad hoc, mentre con la stampa 3D si riducono i tempi e si ottimizzano i materiali da utilizzare riducendo gli sprechi. Il risultato è un componente peraltro anche più leggero e in grado di abbassare sensibilmente lo spessore finale del gadget una volta assemblato. Per il momento non è ancora possibile utilizzare la stampante 3D per lavorare il titanio, che farà da base ai modelli Ultra di seconda generazione, e nemmeno i componenti in alluminio delle famiglie Mac e iPad, ma con il progresso graduale potrebbe essere presto possibile inclucere anche questi materiali.
Tuttavia, l’obiettivo di Apple è quello di affinare le procedure per piazzare la stampa 3D in modo graduale in tutte le linee di prodotto e per sempre più componenti possibili. L’altro trend delle catene di montaggio è quello dell’uso di materiali riciclati, mantenendo un impegno annunciato nel 2017: la percentuale media di alluminio proveniente da recupero è del 59%, ma con alcuni prodotti può spingersi fino al 100%.