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Sfida per creativi e innovatori a Forlì il 13 e 14 ottobre: la prima edizione di Publihackathon chiama a raccolta singoli e gruppi di giovani dai 18 ai 26 anni che si impegneranno a individuare idee, soluzioni e strumenti che aiutino la comunicazione di soggetti che operano nel terzo settore.
Come ogni hackathon che si rispetti, anche quello forlivese, promosso dall’agenzia di comunicazione integrata PubliOne, è una gara con se stessi, per sprigionare le idee e farne sintesi innovativa, ma anche con gli altri: il team che vincerà la competizione avrà accesso ai corsi online di una piattaforma di e-learning per continuare a lavorare sulle proprie competenze.
Collaborare, condividere e comunicare sono passaggi essenziali, tanto più per chi lavora in gruppo, al fine di realizzare un buon risultato in un hackathon ma sono anche l’invito più generale della manifestazione a considerare il valore della collaborazione e della condivisione.
La “due giorni” che vuole stimolare anche convergenza tra creatività e competenze tecniche potrebbe anche rivelarsi un’occasione per identificare nuovi talenti: la trasversalità negli approcci è uno dei valori più richiesti sul mercato. E trasversali erano anche le competenze di Luca Rosaldi, collega e amico della famiglia professionale PubliOne, a cui il progetto è dedicato.
L’appuntamento per i giovani innovatori è nella città romagnola presso gli spazi di T-Station Academy, dove interverranno nel corso della lunga maratona anche professionisti ed esperti della comunicazione e non mancheranno anche testimonianze di enti e associazioni che operano nel terzo settore.
Publihackathon sarà quindi, secondo Loris Zanelli, proprietario e amministratore delegato “un evento intensivo di collaborazione e condivisione che saprà offrire ai giovani che parteciperanno un’opportunità per fare emergere il loro valore e il loro talento” ma anche “un’opportunità preziosa per coniugare innovazione e impatto sociale in modo unico ed efficace. Il terzo settore affronta sfide complesse legate a questioni sociali, ambientali e di sviluppo”.
