domenica, Dicembre 22, 2024

Covid-19 e inizio della scuola: come funziona

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L’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 è alle porte e, proprio nel momento in cui, per la prima volta dopo molti mesi, la crescita dei contagi da Covid-19 torna a fare parlare della pandemia, circa 7 milioni di studenti in tutta Italia torneranno sui banchi di scuola. I primi sono stati quelli della provincia autonoma di Bolzano, per i quali la campanella è suonata già il 5 settembre.

I bambini e i ragazzi di Trentino, Valle d’Aosta, Piemonte e provincia autonoma di Trento inizieranno la scuola lunedì 11 settembre. Varcheranno le porte degli istituti martedì 12 settembre, invece, gli alunni della Lombardia, mentre mercoledì 13 settembre sarà la volta dei bambini e ragazzi di Campania, Marche, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Umbria, Abruzzo, Basilicata e Veneto. Giovedì 14 settembre toccherà agli studenti di Calabria, Molise, Sardegna e Puglia, mentre venerdì 15 settembre inizieranno quelli di Emilia Romagna, Toscana e il Lazio.

La crescita dei contagi

Proprio nei giorni scorsi in Italia si è riscontrata una crescita dell’incidenza dei contagi da coronavirus (circa 31 casi ogni 100mila abitanti), mentre l’aumento dei ricoveri in ospedale è passato al 3% dal 2,7% della settimana precedente. L’ultimo bollettino settimanale del ministero della Salute mostra che nella settimana dal 31 agosto al 6 settembre 2023 i contagi nel paese sono stati 21.316, 94 i decessi, contro i 14.886 contagi e i 65 decessi della settimana precedente. Dai dati emerge anche un tasso di positività pari al 12,6%, in crescita rispetto al 10,5% della settimana precedente.

Sempre nei giorni scorsi, l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha messo in guardia dall’aumento dei contagi nell’Unione europea, dovuto per lo più alla crescita del numero degli spostamenti, soprattutto durante il periodo estivo, all’affollamento di alcuni luoghi, e alla diffusione delle varianti del virus, come Eris e Pirola, anche se l’efficacia del vaccino non è stata messa in discussione.

Le disposizioni del governo

Alla luce dell’aumento dei contagi da coronavirus, nei prossimi giorni ci sarà un incontro per capire al meglio come affrontare l’inizio dell’anno scolastico, anche se Francesco Vaia, direttore generale della programmazione del ministero della Salute, in un’intervista all’Ansa invita a evitare gli allarmismi, sostenendo che gli strumenti di cui disponiamo per affrontare la pandemia sono ancora efficaci. Mario Rusconi dell’Associazione presidi ha fatto sapere che, nelle scuole che lo richiederanno, verranno distribuite mascherine e dispensatori di gel provenienti dalle scorte accumulate nel corso delle fasi più dure della pandemia.

Non ci sono per ora disposizioni governative sul rientro a scuola, ma sono valide le indicazioni contenute nella circolare numero 25613 del ministero della Salute in materia di “misure di prevenzione della trasmissione di Sars-CoV-2”, che comprende gli aggiornamenti all’11 agosto 2023 sul contenimento del virus. Secondo le indicazioni, le persone risultate positive al test diagnostico non devono più sottoporsi all’isolamento, ma solo ad alcune misure di prevenzione, come indossare la mascherina in presenza di altre persone, rimanere a casa fino alla scomparsa dei sintomi, evitare gli ambienti affollati, lavarsi le mani, non entrare in contatto con persone immunodepresse, fragili, donne in gravidanza, evitare di entrare in ospedali o Rsa, informare le persone con cui hanno avuto un contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi.

In caso di contagio di persone immunodepresse e fragili, è necessario contattare il medico, soprattutto nel caso in cui i sintomi peggiorano entro 3 giorni. Le persone che sono entrate in contatto con i casi di Covid-19 non sono sottoposte a nessuna misura restrittiva, ma è necessario che nei giorni immediatamente successivi siano attente per rilevare i sintomi.

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