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Nella giornata di ieri MGM Resorts International, la nota società statunitense proprietaria di vari hotel e casinò a Las Vegas e in altre località turistiche esclusive, ha rivelato di essere stata colpita da un “problema di sicurezza informatica” che ha causato il malfunzionamento di alcuni dei suoi sistemi. Non a caso, il sito ufficiale della compagnia risulta irraggiungibile dalla serata di ieri, e il suo gruppo Facebook pullula di commenti degli ospiti delle strutture che lamentano il blocco delle slot machines e l’impossibilità di accedere alle proprie camere. Problemi che sono la chiara conseguenza del cyberattacco ai danni della società, che si è subito mossa per informare le forze dell’ordine e intervenire con “azioni tempestive per proteggere” sistemi e dati.
E mentre MGM cerca di ripristinare i suoi sistemi informatici al fine di continuare a offrire ai suoi ospiti “le esperienze per le quali è conosciuta”, i social media e i portali di informazione locale continuano a popolarsi di notizie che riguardano i problemi rilevati all’interno di casinò e hotel. E non soltanto a Las Vegas. NBC 10 News Philadelphia, per esempio, ha riferito che anche i sistemi informatici del Borgata Hotel della MGM ad Atlantic City hanno riportato malfunzionamenti. E su X un utente si è lamentato del fatto che il casinò MGM Grand Detroit avesse “tutti i giochi in esecuzione” ma i premi digitali totalmente inattivi. Come se non bastasse, poi, ci sono centinaia di post in rete che mostrano le slot machines dei casinò della compagnia totalmente inattive, bloccate su una schermata di colore blu.
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Insomma, nonostante non sia arrivata alcuna conferma ufficiale, è evidente che MGM Resort International sia rimasta vittima di un attacco ransomware. Considerato il numero elevato di ospiti che frequentano le strutture della compagnia, non c’è da stupirsi che i cybercriminali abbiano ben pensato di mettere le mani sulla grande – grandissima – quantità di dati raccolti all’interno dei suoi sistemi informatici. Ed è molto probabile, quindi, che la società abbia ricevuto una richiesta di riscatto elevata per evitare la diffusione delle informazioni sensibili dei propri clienti. Di questo, però, MGM non ha mai parlato, preferendo rassicurare i suoi ospiti di aver già intrapreso azioni mirate a salvaguardarne la privacy.