lunedì, Dicembre 30, 2024

Google, addio all'inventore dei data center moderni

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Luiz André Barroso non aveva mai progettato un data center prima che Google gli chiedesse di farlo nei primi anni 2000. Una volta completato il primo, però, Barroso aveva ribaltato molte convenzioni nell’industria informatica, gettando le basi per lo sviluppo del cloud computing nella Silicon Valley.

Barroso, un veterano di Google che ha lavorato nel colosso 22 anni ed è morto inaspettatamente il 16 settembre all’età di 59 anni, ha costruito i suoi data center con componenti a buon mercato invece che con costoso hardware specializzato. Ha reiinventato il modo in cui questi centri dati lavorano insieme sviluppando il concetto di “data center come computer“, che ora è alla base del web, delle applicazioni mobili e di altri servizi internet.

Jen Fitzpatrick, vicepresidente dell’organizzazione infrastrutture di Google, afferma che Barroso ha lasciato un’impronta indelebile nell’azienda e che i suoi contributi al settore sono innumerevoli: “Abbiamo perso un caro amico, un collega e un leader rispettato”, ha scritto Fitzpatrick in un comunicato a nome dell’azienda.

Barroso ha continuato a guidare importanti progetti all’interno di Google, tra cui lo sviluppo dell‘applicazione per le notifiche di esposizione al Covid, per la quale ha svolto il ruolo di mediatore tra i team dell’azienda e i partner esterni. In un’email inviata al personale di Google e visionata da Wired US, Fitzpatrick ha scritto che Barroso è morto per cause naturali. Fitzpatrick afferma che la famiglia di Barroso vuole che venga rispettata la sua privacy. Secondo l’ufficio del medico legale della contea di Santa Clara, nella Silicon Valley, potrebbero essere necessarie settimane per determinare la causa della morte.

Barroso desiderava diventare ingegnere elettrico fin dalla sua infanzia in Brasile, dove si era avvicinato alla radio amatoriale con il nonno e aveva conseguito una laurea e un master in ingegneria elettrica presso la Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro. Si è trasferito negli Stati Uniti per conseguire un dottorato in architettura informatica presso la University of Southern California e si è occupato di chip a Compaq e Digital Equipment Corporation. Nel 2001 è arrivato a Google, con l’intenzione di concentrarsi sull’ingegneria del software.

Barroso non ha continuato a fare il programmatore per molto. I pochi dipendenti dell’allora piccola startup dovevano dare il loro contributo quando c’era bisogno di aiuto. Tre anni dopo il suo ingresso in Google, Urs Hölzle, il primo vicepresidente dell’azienda, incaricò Barroso di ricostruire l’infrastruttura dell’azienda: “Ero la cosa più vicina a una persona che si occupava di hardware“, ha raccontato Barroso a Wired US nel 2012.

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