Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Se non è ancora il motto dell’azienda, dovrebbe esserlo: non sottovalutate mai Netflix. Mercoledì 18 ottobre, il gigante dello streaming ha reso noto di aver ottenuto quasi nove milioni di nuovi abbonati a livello globale e 8,5 miliardi di dollari di ricavi nel terzo trimestre del 2023, con un aumento di quasi l’8% rispetto all’anno scorso e superando le previsioni di Wall Street. Si tratta di numeri notevoli, soprattutto si considerando gli ultimi tre anni turbolenti per l’azienda e Hollywood.
Pensiamo alle stretta della società nei confronti della condivisione delle password. Il giro di vite era in programma da tempo ed è stato lanciato a maggio, sulla scia di un periodo difficile per lo streaming, in cui Netflix ha dovuto fare i conti con la crescente concorrenza di nuovi operatori nel settore come Disney+ o Paramount+ e ha perso abbonati per la prima volta in un decennio. La mossa di eliminare la condivisione delle password – che in sostanza taglia fuori gli utenti che non vivono nella stessa famiglia del titolare dell’account – è arrivata poco dopo che lo streamer aveva lanciato il tanto decantato piano di abbonamento con pubblicità da 5,49 euro al mese.
Per mesi le modifiche di Netflix sul fronte di piani, prezzi e password hanno dato l’impressione di essere mosse di un’azienda che si sentiva schiacciata dalla nuova concorrenza e che aveva perso fascino agli occhi del pubblico. Non più tardi di qualche giorno fa gli analisti avevano ridimensionato le previsioni sul prezzo delle azioni dell’azienda, in mezzo a voci di un mancato successo del nuovo abbonamento con la pubblicità. Eppure, nella lettera inviata agli investitori mercoledì 18 ottobre per annunciare i risultati trimestrali dell’azienda, Netflix ha fatto sapere che l’adesione ai suoi piani con pubblicità è aumentata di quasi il 70% rispetto al trimestre scorso. La società ha anche annunciato di aver esteso la “condivisione a pagamento” – che consente a utenti diversi di usare lo stesso account pagando un sovrapprezzo – in tutte le zone in cui Netflix è disponibile. In altre parole, gli utenti che prima si spartivano un abbonamento gratuitamente non stanno abbandonando il servizio con sdegno, e Netflix ha ora più di 247 milioni di abbonati paganti in tutto il mondo.
Viene però chiedersi se tutte queste persone resteranno, una domanda al momento destinata a rimanere senza risposta. Oltre alla crescita degli abbonati, Netflix ha annunciato anche un nuovo aumento dei prezzi. Con effetto immediato, ha dichiarato la società, i cittadini di Stati Uniti, Regno Unito e Francia vedranno salire il costo dei piani Base e Premium, mentre l’abbonamento con pubblicità e per il piano Standard rimarranno invariati. Non sono previste invece variazioni per l’Italia, almeno per il momento. È passato solo un anno dall’ultima volta che Netflix ha aumentato i prezzi, ma se lo streamer continua a chiedere più soldi limitando al contempo il numero di persone che possono utilizzare ogni abbonamento, alcuni abbonati potrebbero decidere di rinunciare al servizio.