giovedì, Dicembre 26, 2024

Instagram ti permetterà di creare un amico immaginario

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Tutti abbiamo avuto un amico immaginario da bambini, ma ora Instagram sta trasformando una delle nostre gioie infantili in qualcosa di davvero concreto. Stando a quanto riferito dall’esperto di tecnologia Alessandro Paluzzi, la piattaforma sta lavorando a una funzione che permetterà agli utenti di creare e personalizzare un “amico AIcon cui interagire a proprio piacimento. Anzi, per essere più specifici, questo chatbot potrà “rispondere alle domande, parlare di qualsiasi problema, condividere idee e molto altro”. Insomma, un amico perfetto, soprattutto considerando che potrete sceglierne l’aspetto e la personalità.

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La vera novità della funzione di Instagram, infatti, sembra essere proprio la possibilità di personalizzare il chatbot in ogni dettaglio: sesso, età, etnia, personalità e interessi. Gli screenshot condivisi da Paluzzi mostrano chiaramente che gli utenti potranno scegliere se il loro amico AI sarà riservato o spiritoso, e se le sue passioni saranno gli animali o il fai da te. In questo modo potremo costruire un amico fatto su misura per le nostre esigenze, dandogli il nome che preferiamo. Per il momento, però, l’amico immaginario di Instagram è solo un’opzione in fase di lavorazione, che non è detto che vedremo davvero nel prossimo futuro.

L’idea di sviluppare un chatbot commercializzato come un “amico AI”, infatti, presenta non pochi rischi. A tal proposito Julia Stoyanovich, direttrice del Center for Responsible AI della New York University, sostiene che l’intelligenza artificiale generativa possa indurre gli utenti a credere di interagire con una persona reale, anche se non è chiaramente così. “Uno dei maggiori – se non il più grande – problemi con il modo in cui utilizziamo oggi l’intelligenza artificiale generativa è che siamo tratti in inganno nel pensare che stiamo interagendo con un altro essere umano – ha dichiarato a TechCrunch -. Siamo tratti in inganno nel pensare che la cosa dall’altra parte della linea stia entrando in connessione con noi. Che abbia empatia. Ci apriamo e ci lasciamo vulnerabili all’essere manipolati o delusi”.

Ma questa non è affatto una supposizione della Stoyanovich. Questa è la realtà. Appena qualche settimana fa, per esempio, vi abbiamo raccontato la storia di Jaswant Singh Chail, l’uomo che ha cercato di uccidere la Regina Elisabetta, su suggerimento della fidanzata generata dall’intelligenza artificiale su Replika. E questo è stato solo uno dei tanti casi di chatbot che sono riusciti a ingannare gli utenti, spingendoli a compiere azioni illecite. È abbastanza evidente, quindi, che “vendere” un’intelligenza artificiale travestita da amico possa rivelarsi alquanto pericoloso sia per Meta sia per i suoi utenti. Ma resta da vedere se davvero la compagnia sceglierà di lanciarsi in questo progetto o meno.

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