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Bill Gates ha già delineato il futuro tecnologico dei prossimi cinque anni. Secondo il fondatore di Microsoft, presto gli assistenti basati sull’intelligenza artificiale (AI) diventeranno sempre più comuni. Questi sistemi saranno progettati su misura degli utenti, e avranno la capacità di risolvere le loro esigenze con un alto livello di personalizzazione.
L’imprenditore e filantropo statunitense ha pubblicato le proprie previsioni sull’uso dell’IA sul suo blog, Gates Notes, in cui afferma che la tecnologia avrà un impatto significativo su tutte le aree dello sviluppo umano, e in particolare su sanità, istruzione, produttività e intrattenimento.
“Nei prossimi cinque anni […] non avrete più bisogno di utilizzare applicazioni diverse per compiti diversi. Sarà sufficiente dire al vostro dispositivo, nel linguaggio di tutti i giorni, cosa volete fare. E a seconda della quantità di informazioni che sceglierete di condividere, il software sarà in grado di rispondere in modo personalizzato perché avrà una conoscenza approfondita della vostra vita“, ha previsto il magnate.
Gates osserva che al momento l’uso degli algoritmi di AI in campo medico si concentra su compiti amministrativi. Il potenziale della tecnologia, quindi, non viene ancora sfruttato. “Il vero cambiamento avverrà quando gli agenti potranno aiutare i pazienti a eseguire il triage di base, a ricevere consigli su come affrontare i problemi di salute e a decidere se è necessario ricorrere alle cure“, spiega.
Gates prevede anche che gli algoritmi di AI in grado di soddisfare le richieste cliniche impiegheranno poco più di cinque anni per diffondersi su larga scala, a causa delle normative e del livello di accuratezza necessari affinché questi software non mettano a rischio la salute delle persone.
Per quanto riguarda l’istruzione, Bill Gates ritiene che gli agenti AI non sostituiranno gli insegnanti, ma che al contrario elimineranno alcuni compiti fastidiosi consentendo ai docenti di impartire lezioni più personalizzate, incentrate sulle esigenze e sulle competenze specifiche di ogni studente.
“Se un sistema di intelligenza artificiale sa che a un bambino piacciono Minecraft e Taylor Swift, userà Minecraft per insegnargli a calcolare il volume e l’area delle forme e i testi di Taylor per insegnargli a raccontare storie e a creare rime. L’esperienza sarà molto più ricca e personalizzata“, scrive Gates.