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Può essere un caso che il volto tanto familiare alla paladina del lavoro interinale di Chiswick di Dieci sia riemerso proprio quando i due si rincontrano dopo tanto tempo e una misteriosa astronave si è abbattuta un attimo dopo poco più in là? L’addio di Donna era stato uno dei più struggenti della serie: assorbendo i poteri dell’alieno e diventando il Dottore Donna aveva portato il proprio corpo umano sull’orlo della distruzione. Il Decimo Dottore era stato costretto a cancellare i ricordi della Compagna, consapevole che sei lo avesse un giorno riconosciuto e avesse ricordato tutto, sarebbe morta. La loro reunion, tuttavia, prenderà una piega diversa e molto movimentata quando una tenera creatura pelosa di nome Meep – (Beep the Meep proviene da una striscia a fumetti di Doctor Who Magazine) che pare un incrocio tra Baby Yoda e Mogwi – chiede a aiuto all’intraprendente prole di Donna Rose (Yasmin Finney di Heartstopper), per sfuggire a una razza di imponenti soldati insettoidi, i Guerrieri di Wrarth.
Davies mette a punto una sceneggiatura ricca di azione e colpi di scena, di umorismo spassoso e momenti profondi e di grande impatto emotivo. The Star Beast è davvero un entusiasmante viaggio nel passato, un ritorno a un modello lievemente ammodernato del Doctor Who ma di nuovo ingenuo, fantastico e camp, il tipo di show che buona parte del pubblico ha rimpianto negli anni della controversa e complicata gestione di Chibnall. Dopo la visione, è evidente che si tratti della miglior mossa possibile. Donna ha proseguito con una vita normale, sposandosi col simpatico tassista Shawn, dopo aver vinto la lotteria e… aver dato tutto in beneficenza. Quando la figlia adolescente Rose cerca di nascondere Meep, braccato dagli insettoni, in un capanno degli attrezzi nel giardino di casa (che somiglia sospettosamente a un Tardis artigianale ed è decorato con peluche dall’aspetto familiarmente alieno), Il Dottore è costretto a irrompere nella vita di Donna e della sua famiglia.