giovedì, Dicembre 26, 2024

Nelson Mandela, 10 cose da ricordare

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Sono passati 10 anni dalla morte di Nelson Mandela, primo presidente nero e personalità politica fondamentale non solo per la storia del Sudafrica, paese cha negli anni dal 1948 al 1991 era fortemente segnato da una politica di apartheid (segregazione razziale), ma la cui azione è stata d’esempio per le nazioni di tutto il mondo. Il 5 dicembre 2013 il leader sudafricano più influente, insignito del premio Nobel per la pace nel 1993, è morto all’età di 95 anni, . Nato il 18 luglio 1918 nel villaggio di Mvezo da una famiglia appartenente ai Thembu, per sfuggire a un matrimonio combinato, è partito, poco più che ventenne, verso la città di Johannesburg dove ha iniziato gli studi di giurisprudenza alla University College of Fort Hare.

Il suo impegno politico è iniziato con il suo coinvolgimento all’African National Congress (Anc) nel 1942 – un paio di anni più tardi sarebbe entrato nel Comitato centrale – e nella fondazione del movimento Youth League, insieme a Walter Sisulu e Oliver Tambo. Il suo attivismo per la causa anti-apartheid è proseguito fino al 1964, anno in cui insieme ad altri attivisti è stato condannato all’ergastolo per aver preso parte alla lotta armata. Ecco 10 aspetti fondamentali da ricordare sulla vita di Nelson Mandela.

  1. L’impegno per i diritti fin dalla gioventù
  2. La fondazione della Mk
  3. Gli arresti e gli anni di prigionia
  4. I 27 anni di prigionia
  5. Il messaggio dal carcere
  6. La liberazione
  7. Il premio Nobel per la pace
  8. Le altre onorificenze
  9. L’elezione a presidente
  10. La morte

L’impegno per i diritti

Mandela ha partecipato attivamente anche nella campagna anti-apartheid dell’Anc del 1950 e anche all’assemblea popolare nel 1955, nell’ambito della quale è avvenuta l‘adozione della Carta delle libertà. Negli stessi anni si è anche reso disponibile, insieme all’amico Oliver Tambo, per prestare servizio gratuito come avvocato per i meno abbienti.

La fondazione dell’Mk

Il movimento Umkhonto we Sizwe, conosciuto anche come Mk, è stato creato da Mandela insieme ad altri compagni nel 1961 con lo scopo di allontanarsi dall’Anc, per partecipare alla lotta armata.

Gli arresti

Il primo arresto di Nelson Mandela risale al 1956, quando, insieme ad altri 150 attivisti è stato processato per alto tradimento fino al 1961, anno in cui è stato assolto insieme agli altri imputati. Il secondo arresto è avvenuto nel 1962, quando è stato condannato a 5 anni per aver partecipato a manifestazioni di protesta. Nel 1964, invece, è stato condannato all’ergastolo per alto tradimento insieme ad altri vertici dell’Anc.

I 27 anni di prigionia

Anche dal carcere, Mandela non ha mai rinunciato all‘attivismo e alla lotta contro l’apartheid, che ha continuato, sostenuto anche dal movimento nato per chiedere la sua libertà. Nel 1985, infatti, Mandela ha anche rifiutato di accedere alla libertà vigilata a condizione di abbandonare la lotta armata. Nel 1982 è avvenuto il suo trasferimento nella prigione di Pollsmoor a Tokai, a Città del Capo.

Il messaggio dal carcere

Mentre si trovava ancora nel carcere di Robben Island Mandela è riuscito a recapitare un messaggio che riportava: “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid!”.

La liberazione

Mandela è stato rilasciato l’11 febbraio del 1990, all’età di 71 anni, grazie all’intervento del presidente sudafricano Frederik W. De Klerk. Una volta liberato, Mandela ha continuato il suo impegno politico partecipando alla campagna elettorale per le elezioni nel 1994 come presidente sudafricano con l’altro candidato De Klerk.

Il Nobel per la pace

Nel 1993, Mandela e De Klerk sono stati entrambi insigniti del premio Nobel per la pace “per aver svolto un ruolo decisivo nello smantellamento del sistema di segregazione razziale nel loro Paese”.

Le altre onorificenze

Tra le onorificenze che sono state assegnate a Mandela, ricordiamo le cittadinanze onorarie a Roma e Firenze, che risalgono al periodo in cui era recluso in Robben Island, e il premio Sakharov per la libertà di pensiero, che risale al 1988, mentre nel 1990 gli è stato assegnato il Premio Lenin.

L’elezione a presidente

Nel giorno 27 aprile 1994 Nelson Mandela è stato eletto primo presidente nero della storia del Sudafrica, mentre il suo concorrente, De Klerk, è stato nominato vicepresidente.

La morte

La morte di Mandela è avvenuta nel giorno 5 dicembre 2013 mentre si trovava nella sua casa di Johannesburg ed è stato sepolto nella tomba di famiglia a Qunu.

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