Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Tra gli integratori alimentari legati alla perdita di peso di cui si parla molto c’è glucomannano, che viene usato in particolare per ridurre il senso di fame. Ma funziona davvero, ha effetti collaterali? E, soprattutto, a chi bisogna rivolgersi prima di decidere se consumarlo? Precisiamo fin da subito che gli integratori alimentari non sono miracolosi, non sostituiscono farmaci e non curano problemi di salute, ma vanno considerati come piccoli aiuti e assunti sotto consiglio medico.
Cos’è il glucomannano
Il glucomannano è un polisaccaride ottenuto dalle radici di una pianta nativa della Cina sud-occidentale, chiamata Amorphophallus konjac. La sua caratteristica principale è quella di avere una straordinaria capacità di assorbire acqua: una volta ingerito, quindi, riesce a creare una massa all’interno dell’intestino. Per questo, il suo utilizzo viene consigliato per trattare la costipazione e in caso di diabete di tipo 2 per tenere sotto controllo la glicemia e ridurre il colesterolo nel sangue. Infine, viene sempre più spesso usato per aiutare a perdere peso, nel contesto ovviamente di un’alimentazione sana ed equilibrata, un corretto stile di vita e sempre sotto consiglio del proprio medico curante o nutrizionista.
Quanto e come prenderlo
L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha autorizzato l’indicazione che questo integratore aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, “solo per gli alimenti che forniscono un apporto quotidiano di 4 g e insieme all’informazione che gli effetti benefici possono essere ottenuti assumendo 4 g di glucomannano al giorno”, si legge sull’enciclopedia dell’Humanitas. Per la perdita di peso, invece, “gli effetti benefici possono essere ottenuti con un apporto quotidiano di 3 g in 3 dosi da 1 g”, aggiungono gli esperti, sottolineando l’importanza di consumarlo insieme ad adeguate quantità d’acqua, pari a 1-2 bicchieri, prima dei pasti e nel contesto di un’alimentazione a ridotto apporto calorico.
Rischi ed effetti collaterali
Prima di decidere di usare l’integratore alimentare è importante consultare il proprio medico o il nutrizionista. Sebbene infatti la sua assunzione sia considerata sicura, il glucomannano potrebbe comunque avere effetti indesiderati. Potrebbe, per esempio, interferire con alcuni farmaci che già si assumono, come gli antidiabetici o quelli che presi per via orale. Inoltre, l’integratore va preso per un determinato periodo di tempo: fino a un massimo di 4 mesi consecutivi. “Deve però essere assunto con quantità adeguate di acqua per assicurarsi che raggiunga lo stomaco e chi ha difficoltà di deglutizione deve fare attenzione al rischio di soffocamento. Inoltre le formulazioni in compresse solide potrebbero causare blocchi intestinali o ostruire la gola”, sottolineano dall’Humanitas. Oltre a chiedere il parere del medico, infine, è importante anche evitare di comprarli su internet, dov’è possibile trovare l’integratore in capsule non inserite sul Registro degli integratori del Ministero della salute.