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Il Consiglio dei ministri sta lavorando a un decreto interministeriale sul lavoro, che promette incentivi per le assunzioni e bonus tredicesima in busta paga. I dettagli sono ancora in fase di discussione ma è noto che il bonus per la tredicesima sarà limitato al solo 2024. Inoltre, i sindacati hanno criticato il governo Meloni per la mancanza di una vera trattativa sui provvedimenti che riguardano lavoratori e lavoratrici.
Incentivi per le assunzioni
Il decreto congiunto dei ministeri dell’Economia e del Lavoro dovrebbe introdurre la cosiddetta super deduzione sulle assunzioni, prevista dal primo modulo della riforma fiscale del 2023. La misura prevede una quota deducibile per il costo del lavoro del 120%, maggiorata al 130% per giovani, donne e beneficiari del reddito di cittadinanza, oggi reddito di inclusione. Si applicherà a tutte le imprese, a prescindere dalla forma societaria e ai lavoratori autonomi.
Saranno quindi incluse le società di capitali, gli enti non commerciali, le società di persone ed equiparate e le imprese individuali, le società ed enti non residenti per le attività esercitate in Italia mediante una stabile organizzazione, gli esercenti arti e professione che svolgono attività di lavoro autonomo. Verranno invece esclusi i soggetti non titolari di reddito di impresa, società ed enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o altri istituti liquidatori.
La deduzione sarà inoltre riconosciuta solo verso i soggetti beneficiari che abbiano esercitato effettivamente l’attività nei 365 giorni antecedenti il primo giorno del periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. Inoltre sarà riconosciuta solo qualora realizzi un effettivo incremento occupazionale, andando ad aumentare il numero dei lavoratori o delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato.
Bonus tredicesima
Per quanto riguarda il bonus tredicesima, riguarderà solo i nuclei familiari monoreddito. Si tratta quindi di un bonus da 100 euro dedicato solo ai lavoratori e alle lavoratrici con redditi fino a 28mila euro l’anno, con un coniuge e almeno un figlio a carico. Come già detto, questa misura sarà limitata al solo 2024. Sono previsti poi altri interventi sulla riduzione del cuneo fiscale, novità sul bonus mamme lavoratrici e una ristrutturazione dei premi per la produttività, con forse il ritorno dell’aliquota del 10% fino ai 3 mila euro. Sindacati e governo si incontreranno oggi, 29 aprile, per discutere delle proposte.